DANIELA FARNESE, DONNISSIMA
(RIZZOLI, PP. 290, EURO 18). Una ragazza di 30 anni, un po' "in
carne", che per scelta pulisce scale e appartamenti anche se
papà la voleva avviata agli studi universitari. Un condominio
milanese da cui spariscono misteriosamente alcuni cani
'carlini', e forse c'è di mezzo un "cartello" sudamericano che
occupa il mercato delle pulizie. Un gruppo di donne alle prese
con le proprie sfortune e che cerca di investigare sul 'giallo'.
Si sviluppa così il nuovo romanzo di Daniela Farnese, che
inventa un personaggio femminile, come lei 'salito' da Napoli a
Milano - ma le similitudini finiscono qui - per un'avventura
agrodolce, tra confidenze femminili, figure matriarcali e uomini
un po' sullo sfondo delle riflessioni di una "donnissima" con
alle spalle un matrimonio e un lavoro che la occupa tutto il
giorno, con poco tempo per rifiatare.
Enza Caruso - questo il nome della protagonista - non cerca
un nuovo uomo dopo il divorzio, ma un suo nuovo equilibrio. Ha
voglia di ricominciare una vita, non necessariamente da una
nuova compagnia maschile. Frequenta alcune coetanee in una
compagnia 'multietnica': un'ucraina che come lei pulisce, una
cinese che apre centri di bellezza, una transessuale cubana. Non
tanti sogni, ma una quotidianità fatta di scelte difficili e di
espedienti per tirare avanti. Alla radice, una famiglia
napoletana dove le donne sono la presenza più forte, con la
mamma intenta a friggere e a dar da mangiare a tutti, anche in
occasione di un funerale, una nonna che ha sempre lavorato e che
le ha lasciato in eredità un anello lasciato in pegno poi
riscattato.
In questo quadro, la vicenda della 'sparizione' dei carlini
di alcuni inquilini, che trasformerà il gruppo di amiche in un
gruppo di investigatrici, con una soluzione del mistero meno
'misteriosa' di quel che sembra.
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