Un'analisi del mondo della scuola,
delle chat di classe, del delirio di onnipotenza di alcuni
genitori contrapposto all'incapacità di proferir verbo di altri
da obbligare l'autrice a inventare uno pseudonimo dietro il
quale celarsi. E così, tra ironia e verità, Ginevra Van Deflor
racconta in "Back to School - L'insostenibile pesantezza
dell'essere genitori-di-allievi" (Amazon, pag 284, euro 12,00)
cosa serpeggia dietro all'emozione del "primo giorno di scuola"
"Mi sono ritrovata - racconta l'autrice - in un mondo che, a
confronto, rende Fight Club un circolo di educande". Dalla
complicatissima iscrizione online al rapporto con le mamme
so-tutto-io su WhatsApp, tutto ciò che si immaginava semplice
diventa complesso. C'è chi monitora le chat di classe a ogni ora
del giorno e della notte e chi riversa sul proprio figlio le
aspirazioni represse da una vita.
Insomma, nel mondo parallelo della scuola può succedere
davvero di tutto. Anche dimenticare che l'obiettivo principale
sarebbe istruire.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA