La voce di Fanny, che il poeta John
Keats magnificava in versi ma con la quale non seppe condividere
nemmeno un giorno di quotidianità. Tess Gallagher, poetessa che
di Raymond Carver amava tutto. E poi la disperazione di Jeanne
Modigliani, i segreti di Alma Hitchcock e l'energia di Edith
Tolkien. Sono alcune delle donne, accomunate dal fatto di essere
state compagne di vita di grandi artisti, che troviamo nel nuovo
libro di Alessandro D'Avenia, 'Ogni storia è una storia d'amore'
(euro 20), che sarà in libreria il 31 ottobre per Mondadori e da
cui verrà tratto un racconto teatrale.
Attraverso queste figure femminili, muse, specchi
dell'inquietudine dei personaggi amati, spesso scrittrici e
pittrici loro stesse, devote assistenti o avversarie, anime
inquiete incapaci di trovare pace, D'Avenia, 40 anni, ci mette
davanti a una domanda cruciale: "l'amore salva?" e lo fa
scegliendo, come filo conduttore del viaggio compiuto in questo
libro, l'archetipo di ogni storia d'amore: quella di Orfeo e
Euridice.
Questo nella convinzione che "noi siamo e diventiamo le
storie che sappiamo ricordare e raccontare a noi stessi".
Tradotto in tutto il mondo, autore di libri come 'Bianca come
il latte, rossa come il sangue' che ha ispirato l'omonimo film e
di 'Ciò che inferno non è', D'Avenia ha tratto un racconto
teatrale anche da 'L'arte di essere fragili. Come Leopardi può
salvarti la vita' con la regia di Gabriele Vacis, che ha girato
l'Italia con enorme successo.
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