E' morto a 40 anni lo scrittore e
giornalista Alessandro Leogrande. Della sua scomparsa improvvisa
e prematura, il 26 novembre nella sua casa a Roma, ha dato
notizia il padre Stefano ricordando il suo impegno "in difesa
degli ultimi e dei ferocemente sfruttati nei più diversi
contesti: nell'ambito del caporalato, degli immigrati, dei
desaparecidos in Argentina, ed ovunque ci sia stato un sopruso"
dice in un messaggio pubblicato dal sito La ringhiera,
rilanciato sui social.
Tarantino ma romano d'adozione, Leogrande, che è stato
vicedirettore della rivista 'Lo straniero' diretta da Goffredo
Fofi, collaboratore di diversi quotidiani e di Radio3, ha vinto
nel 2003 il Premio Sandro Onofri con 'Le male vite' (L'Ancora
del Mediterraneo). I suoi libri, l'ultimo è 'La frontiera'
(Feltrinelli) mostrano chiaramente il suo impegno sociale. Tra
questi: 'Uomini e caporali. Viaggio tra i nuovi schiavi nelle
campagne del Sud' (Mondadori).
E poi: 'Il naufragio. Morte nel Mediterraneo' (Feltrinelli),
sull'immigrazione albanese con cui ha vinto i Premi Ryszard
Kapuściński e il premio Volponi, Nel paese dei vicerè. L'Italia
tra pace e guerra' (L'Ancora del Mediterraneo). Per minimum fax
ha curato l'antologia di racconti sul calcio Ogni maledetta
domenica'.
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