(ANSA) - Tornano i grandi editori al Salone Internazionale del Libro di Torino 2018 che sarà inaugurato il 10 maggio dai ministri dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini e dell'Istruzione Valeria Fedeli, con i presidenti della Camera, Roberto Fico, e del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
E alla vigilia dell'apertura, che vedrà la presenza del sindaco di Torino Chiara Appendino, del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e delle autorità locali, si è costituita la nuova Associazione degli Editori Indipendenti-ADEI, che si presenta al pubblico proprio alla partenza della 31/ma edizione.
"Come Salone siamo pronti ad accogliere ADEI, a darle spazio perchè presentino l'Associazione. Gli editori che la fanno sono stati lo zoccolo duro che l'anno scorso ha salvato il Salone da quello che poteva essere il suo destino" dice all'ANSA il direttore editoriale del Salone, Nicola Lagioia. "Poichè il Salone del libro di Torino - sottolinea - è la casa comune dell'editoria italiana tutta, noi auspichiamo che tutti gli editori, nelle loro rappresentanze, sia ADEI che AIE, trovino qui il luogo dove potersi confrontare, discutere, parlare in maniera pacifica e costruttiva al futuro editoria italiana.
E soprattutto questa è la sede dove le associazioni di categoria, sia Adei che Aie, per quanto possano essere divise, possono trovare dei punti comuni - perchè ci sono, magari pochi ma ci sono - su cui tutte le case editrici sono solidali. E sono quei punti comuni che dovranno essere portati al governo che ci sarà per fare delle proposte sull'editoria al prossimo ministro della cultura, al prossimo presidente del Consiglio" dice il direttore editoriale del Salone.
Sono 1738 gli eventi, tra Lingotto e Salone off (533 appuntamenti), a cui darà il via il 10 maggio la lectio magistralis di Javer Cercas sull'Europa, scritta appositamente per il Salone. E già è record per questa edizione che vede 503 stand (che possono ospitare diversi marchi editoriali) contro i 426 del 2017. Cresciuta anche la superficie espositiva, passata dai 10.500 metri quadri del 2017 ai 13.500 del 2018. E all'ultimo è stata aggiunta anche una tensostruttura per ospitare 30 editori che non avevano trovato posto. E' boom anche di prenotazioni: quelle per le Scuole sono a oggi 25.600 (ed è possibile prenotarsi anche in corsa) e hanno già superato il dato finale del 2017 quando i prenotati erano 23.200. Per il progetto Educare alla Lettura gli insegnanti prenotati sono ad ora 920 contro gli 830 complessivi del 2017 e per l'IBF (International Book Forum) si è arrivati a 495 prenotati da 36 paesi (7 paesi in più e 100 iscritti in più rispetto al 2017).
Grande la partecipazione di autori da tutto il mondo nell'anno che vede paese ospite la Francia con tra i big d'Oltralpe Edgar Morin, Antoine Volodine, e Oliver Guez, tra i finalisti del Premio Strega Europeo di cui verrà annunciato il vincitore proprio al Salone il 13 maggio. "Gli editori italiani sono bravissimi, sono gli eroi della nostra cultura. E proprio per questo è giusto che su alcuni elementi irriducibili, cioè comuni a tutti quanti, facciano fronte comune per avanzare delle richieste nei confronti della politica affinchè ci siano delle misure prese per tutelare tutta la filiera del mondo del libro, in modo tale che il bacino di lettori e la promozione della lettura vada ad essere efficace" afferma Lagioia. "Non a caso - sottolinea - quest'anno il paese ospite è la Francia che non solo ha un meraviglioso patrimonio culturale ed editoriale ma lo sa difendere meglio di noi. A volte basterebbe anche soltanto copiare o adattare quello che altri paesi hanno fatto prima di noi. Il salone del Libro di Torino è il luogo dove tutte queste istanze possono trovare l'unità di tempo e di luogo. Speriamo che questa edizione serva anche a questo".
Tra i grandi autori più attesi Eduard Limonov che dopo 23 anni esce dalla Russia e viene in Italia con la sua autobiografia 'Zona Industriale' (Sandro Teti), Javier Marias, con il nuovo romanzo 'Berta Isla' (Einaudi), il nuovo premio Pulitzer Andrew Sean Greer con 'Less' (La Nave di Teseo), il ritorno di Almudena Grandes con le oltre 800 pagine di 'I pazienti del dottor Garcia' (Guanda), Joël Dicker con 'La scomparsa di Stephanie Mailer' (La Nave di Teseo) e il Nobel Herta Muller che riceverà il Premio Mondello e Petros Markaris dalla Grecia. In arrivo a Torino anche Guillermo Arriaga, sceneggiatore di film come Amores Perros e 21 grammi con il romanzo 'Il selvaggio' (Bompiani) e atteso l'incontro tra Bernardo Bertolucci e Luca Guadagnino.
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