"Crossover o fantasy colto che piace agli adulti e ai giovani che sono oltre Harry Potter" come è stato definito, arriva in libreria 'Il Capitano di Bastur' di Claudio Alvigini, pubblicato dalla Macabor Editore. Storia di Basin, da bambino chiuso nel paesino di K., allievo del Maestro delle Lettere D'eleganza Cardelio, a giovane uomo, il romanzo racconta l'ansia e il sogno di conoscenza e libertà del protagonista. Il percorso di crescita di Basin si intreccia indissolubilmente con i vari personaggi e figure, per la maggior parte femminili, che incontra nel suo lungo cammino di affrancamento. "Il mio romanzo non ha nulla, almeno apparentemente, di autobiografico, ma forse potrei somigliare, fatti i dovuti distinguo, a Basin il cui sogno è raggiungere il Capitano di Bastur" spiega l'autore che è nato in Svizzera ed ha vissuto a Palermo, Pozzuoli e Roma e ha scelto Palermo Capitale della cultura 2018 per presentare il 15 e 16 dicembre il libro. Per lunghi anni comandante di Boeing 747, Alvigini vive ora a Lisbona e ha vinto numerosi premi letterari, fra i quali il David di Michelangelo 2005 e il 'Fiorino d'oro' al Premio Firenze 2008 con il racconto 'Cinque missioni' e l'internazionale Merano Europa 2013 per la poesia.
"Ho scelto Palermo" - dice Alvigini - perché è una città centrale nella mia vita. In essa ho passato l'adolescenza e lì sono nati primi amori e le prime cose scritte".
Caso letterario accostato a 'Il deserto dei tartari' di Dino Buzzati, a 'Il castello' di Kafka e al realismo magico di 'Cent'anni di solitudine' di Gabriel Garcia Marquez, a differenza del tenente Drogo nel romanzo di Buzzati, e del signor K del romanzo di Kafka, il giovane Basin sarà inevitabilmente attratto dal fascino irresistibile del mistero che aleggia al di là delle montagne che cingono il suo paese.
Una storia insolita dunque, costruita su una dimensione misteriosa fatta sì di realtà, ma contaminata da un gusto del racconto remoto ed enigmatico.
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