(di Paolo Petroni)
E' uscito in questi giorni, in
concomitanza con l'8 marzo, ''L'Atlante delle donne'' di Joni
Seager, geografa femminista, ex preside della Facoltà di Studi
Ambientali della York University di Toronto e oggi docente alla
Bentley University di Boston, aggiornata e accurata analisi di
come vivono le donne nel mondo (ADD Ed. - pp. 210 - 19,50 euro -
traduzione di Florencia Di Stefano-Abichain.
Un volume di notizie e informazioni raccontate in oltre 200
coloratissime e ricche infografiche che non solo danno la più
completa immagine della situazione delle donne nel mondo, ma ne
descrivono desideri e volontà di cambiamento. Pagina dopo pagina
si scoprono notizie sulle violenze domestiche, sul numero di
figli per donna, sull'accesso alla contraccezione, sulla salute
femminile, sul mondo del lavoro, sull'istruzione delle ragazze,
sull'alfabetizzazione informatica, sulla presenza di donne negli
organi di potere.
Si incontrano verità sorprendenti, tra cui il fatto che nel
2018 l'Islanda è stata la prima nazione a rendere illegale il
divario retributivo di genere o che il 40% delle donne
sudafricane nella vita subirà una violenza, che è stato il
Ruanda il primo Paese a eleggere un governo a maggioranza
femminile e che, oggi, 520 milioni di donne non sanno leggere.
Un Atlante, aggiornato con gli ultimi dati disponibili, che
ci svela un mondo diverso da quello che vogliamo credere sia e,
oltre alla piacevolezza della lettura, diventa uno strumento
necessario per affrontare i temi sempre più urgenti
dell'uguaglianza di genere. ''Un atlante che stupisce a ogni
pagina, un racconto dettagliato sulla situazione delle donne di
tutto mondo: lavoro, salute, istruzione, libertà personali e
molto, molto altro…'' ha scritto The Independent.
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