Sono le grandissime disuguaglianze sociali ed economiche a venir fuori in modo eclatante nei giorni della pandemia.
"Gli ultimi della società, le persone che di solito non vengono considerate importanti, dai lavoratori della catena di distribuzione alimentare a quelli dei trasporti, che vengono mal retribuiti e non hanno un'assicurazione sanitaria, diventano fondamentali.
Senza di loro tutto si
fermerebbe" dice all'ANSA la politologa e scrittrice Arianna
Farinelli che è nata a Roma nel 1975, ma vive negli Stati Uniti
da vent'anni dove insegna Scienze Politiche al Baruch College
della City University di New York.
E L'Italia vista da oltreoceano non è considerata un esempio
da imitare. "Mi ferisce molto da italiana vedere che in America,
anche i media non reputano i sistemi adottati in Italia per
contrastare il coronavirus un buon esempio. L'Italia è stato il
primo paese occidentale ad affrontare la pandemia e benché in
America si stiano adottando le stesse misure quello che si
continua a dire è: 'non vogliamo fare la fine dell'Italia che ha
gestito male la situazione e si trova a dover chiudere tutta la
filiera economica'" racconta.
"La società americana sta facendo i conti con enormi
disuguaglianze economiche: 30 milioni di persone non hanno
l'assistenza sanitaria, altri 40 milioni hanno un'assicurazione
insufficiente. La disoccupazione sta salendo velocemente. Ci
sono 750 mila bambini sotto la soglia di povertà che hanno il
pasto garantito solo se vanno a scuola. Questa pandemia ci sta
dimostrando invece che tutti dovrebbero essere protetti e che
mantenendo le disuguaglianze la società fa male a se stessa"
sottolinea la Farinelli che ha esordito nella narrativa con
'Gotico americano', primo titolo di fiction della nuova collana
Munizioni di Bompiani, diretta da Roberto Saviano. Il romanzo,
il cui filo conduttore è il tema dell'identità, è ambientato
negli Stati Uniti del 2016.
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