(di Armando Petretta)
Da ragazzo aveva coltivato la
nobile arte del pugilato: ma non sarà per i suoi trascorsi
sportivi - che pure rivendicava con orgoglio - che verrà
ricordato Tullio Pironti, editore e libraio di lungo corso,
stroncato ieri sera a Napoli da un infarto all'età di 84 anni.
La sua morte priva la cultura napoletana, e non solo quella, di
uno storico punto di riferimento.
Nato in via dei Tribunali, in pieno centro storico, Pironti
approdò alla boxe in quel periodo difficile che fu il dopoguerra
fino a "fare i guanti" in Nazionale con un ragazzo triestino
divenuto poi leggenda, tal Nino Benvenuti. Storie raccontate
nella sua autobiografia 'Libri e cazzotti'. Lasciò dopo una
cinquantina di incontri e un ko di quelli che fanno male, per
abbracciare l'eredità lasciata dal padre - e prima ancora dal
nonno - costituita dalla omonima casa editrice. Attività
caratterizzata da una serie di scommesse editoriali vinte con
tanti autori stranieri scoperti e lanciati in Italia.
Indipendente, spavaldo, coraggioso gli aggettivi che più lo
dipingevano. L'apice della notorietà a metà degli anni '80,
quando pubblicò 'Meno di Zero' di Bret Easton Ellis i cui
diritti strappò al colosso Mondadori con un'asta fatta di
rilanci al telefono. Tra i bestseller di maggiore resa anche 'Il
Camorrista' di Joe Marrazzo, da cui fu tratto l'omonimo film di
Tornatore con Ben Gazzara nei panni del boss Raffaele Cutolo. E
ancora, con lui hanno pubblicato nomi del calibro di Raymond
Carver ("Blu Oltremare"), Fernanda Pivano e l'egiziano Nagib
Mahfuz, premio Nobel per la letteratura. Si occupò anche dei
misteri sotto la Cupola di San Pietro con un libro di David
Yallop sulla morte di Papa Luciani che fece parecchio discutere.
La sua libreria di Piazza Dante - nella quale era affiancato
dai nipoti Chiara e Cesare - era un punto di riferimento per
intellettuali e gente comune, oltre che per tanti studenti. Il
suo desiderio rimasto irrealizzato, donare una montagna di libri
per consentire a chiunque di portare a casa il suo volume
prediletto.
"La scomparsa di Tullio Pironti ci porta via un uomo di
profonda cultura, un innamorato di Napoli" lo ricorda così il
sindaco, Luigi de Magistris. I funerali nel pomeriggio nella
Chiesa del Caravaggio di piazza Dante, a pochi metri dalla sua
libreria.
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