EMMANUEL MOUNIER, I CRISTIANI E LA
PACE, Castelvecchi, pp 118, Euro ). La Guerra scatenata da
Putin contro Ucraina, sta riproponendo secondo molti osservatori
lo stesso scenario vissuto nel 1938, con la Conferenza di Monaco
e la successiva aggressione di Hitler alla Cecoslovacchia per
annettere i Sudeti al Reich. L'Editore Castelvecchi ha così
deciso di ripubblicare un grande classico nato proprio in quel
frangente, vale a dire "I Cristiani e la pace", redatto nel 1939
da Emmanuel Mounier, uno dei fondatori del personalismo
cristiano, nonché tra gli ispiratori dell'attuale dottrina sulla
guerra della Chiesa cattolica.
"Il non intervento fra il 1936 e il 1939 ha prodotto la
guerra di Hitler", scrisse Mounier qualche anno dopo nel suo
fondamentale "Il personalismo", ed è perciò spesso citato in
questi giorni quando torna il parallelismo Hitler/Putin,
1938/2022 allorquando si spiega perché la Dottrina ufficiale
della Chiesa cattolica ammetta a precise condizioni la guerra,
come quella di difesa. Il saggio "I cristiani e la pace", in
ogni caso non è un semplice pamphlet polemico ma il tentativo
filosofico si fondare una dottrina della pace, che non sia
semplicemente la "moratoria di una catastrofe", evitando così di
"dare il nome di pace alla semplice assenza di guerra armata o
di sangue versato". Mounier prende le distanze dal bellicismo
"dei guerrafondai", ma invita anche a non rifugiarsi in un
pacifismo "degli imbelli". Per i cristiani la pace evangelica,
deve incarnarsi nelle scelte concrete che essi si trovano a
dover prendere nelle vicende che la Storia li obbliga ad
affrontare. Come reagire, ad esempio al Male rappresentato da
Hitler nel 1938? Mounier non ha dubbi, in casi estremi, sulla
"legittimità della violenza al servizio della giustizia"..
La nuova edizione, oltre all'introduzione di Giancarlo
Galeazzi, presente nella precedente edizione, contiene una
prefazione di Stefano Ceccanti, costituzionalista ed ex
presidente della Fuci, incentrata proprio sull'evoluzione della
dottrina della Chiesa cattolica sulla guerra, e sull'influenza
che il filosofo francese ebbe sui nostri Padri Costituenti: la
nostra Carta, infatti, se all'articolo 11 respinge la guerra
come "mezzo di risoluzione dei conflitti", all'articolo 52
definisce la difesa "un sacro dovere".
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