(di Alessandra Magliaro) Quaranta gradi all'ombra e non sentirli, luci di set e candele e caminetti accesi come si usava nell'800, "sono ammirato da questi attori fantastici che non battono ciglio anche se le condizioni meteo sono particolari" e del resto la road map è stringata e il regista è noto per essere una 'macchina da guerra'.
E' il set dei Leoni di Sicilia, gli interni a Roma, gli esterni nell'isola e Paolo Genovese racconta all'ANSA l'attesa serie tv che è tratta dall'omonimo bestseller - caso editoriale anche all'estero pubblicato in oltre 30 Paesi, 1 milione di copie - scritto da Stefania Auci, pubblicato da Nord.
Reduce dal successo della tre giorni a Todi all'insegna della
contaminazione tra artisti e generi per l'Umbria Cinema Festival
che dirige, Genovese si è buttato di nuovo a capofitto nelle
riprese. "Sento una grande responsabilità: per mettere in
immagini una saga tanto amata, in testa alle classifiche, per la
produzione kolossal, una bella scommessa di Disney+ Italia e
soprattutto per la consapevolezza di raccontare una storia
italiana di successo, bella e positiva. In genere esportiamo la
parte patologica dell'Italia, la mafia, la camorra, finalmente
questa volta mandiamo all'estero la capacità imprenditoriale
italiana attraverso la storia dei Florio".
Per Disney+ Italia si tratta della seconda serie originale,
dopo Le Fate ignoranti di Ferzan Ozpetek. Genovese è anche
produttore creativo. Il progetto è realizzato da Francesco e
Federico Scardamaglia per Compagnia Leone Cinematografica e da
Raffaella Leone per Lotus Production e Marco Belardi. "Il porto
di Palermo che non esiste più lo abbiamo trovato a Cefalù, due
quartieri di Palermo sono stati ricostruiti fedelmente alla
Videa a Roma, mentre in esterni in Sicilia andiamo all'isola di
Favignana, nelle cantine Florio a Marsala e in altre location
anche a Palermo".
La serie in otto episodi, scritta da Ludovica Rampoldi e
Stefano Sardo, vede Michele Riondino nel ruolo di Vincenzo
Florio, Miriam Leone in quello di Giulia Portalupi e poi
Donatella Finocchiaro in quello di Giuseppina, Vinicio Marchioni
nei panni di Paolo Florio, Eduardo Scarpetta nel ruolo di
Ignazio Florio (figlio di Vincenzo), Paolo Briguglia in quello
di Ignazio Florio, Ester Pantano nel ruolo di Giuseppina giovane
e Adele Cammarata in quello di Giovanna D'Ondes, "e anche tanti
attori siciliani come Tony Sperandeo".
Al centro dei Leoni di Sicilia l'epopea dei Florio, tra
amore, successi imprenditoriali (dallo zolfo al marsala,
passando per la compagnia di navigazione e il tonno in scatola),
moti rivoluzionari e guerre, lungo tutto l'Ottocento fino
all'Unità d'Italia del 1861. I fratelli Paolo e Ignazio sono due
piccoli commercianti di spezie fuggiti da Bagnara Calabra, in
cerca di riscatto sociale. In Sicilia s'inventano un futuro,
dove a partire da una bottega malmessa danno vita a un'attività
florida che il giovane figlio di Paolo, Vincenzo, con le sue
idee rivoluzionarie, trasformerà poi in un impero da far
invidia. Tuttavia, a travolgere la vita di Vincenzo, e quella di
tutta la famiglia, è l'arrivo dirompente di Giulia, una donna
forte e intelligente, in contrasto con le regole della società
del tempo.
"Lavorare per la piattaforma è una grande opportunità, contro
il rischio di omologazione che molti già paventano, sta a noi
autori essere innovativi, sperimentali ma internazionali", dice
Genovese che sarà impegnato con i Leoni fino a Natale. "Poi dal
14 febbraio - sottolinea con orgoglio - debutto a teatro, metto
in scena Perfetti Sconosciuti, con un cast diverso dal film del
2016. E' una storia cui sono profondamente legato, non ho mai
ceduto a farne una serie tv. In teatro lo hanno fatto in giro
per il mondo, dalla Spagna all'Argentina, ha qualcosa di diverso
sul palcoscenico, come se nella casa dove si svolge la cena,
durante la quale succede di tutto, ci fossero anche tutti gli
spettatori e così mi butto". Lunga serialità, teatro e il
cinema? "Ho finito Il primo giorno della mia vita, una storia
sulla forza di ricominciare quando tutto intorno sembra
crollare". Protagonisti Valerio Mastandrea, Margherita Buy, Sara
Serraiocco e Toni Servillo.
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