CHEON SEON-RAN, LE GUARDIANE DELLA
NOTTE (MONDADORI, PP. 192, EURO 19.50) Storia a tinte fosche e
pennellate di romance. Le guardiane della notte è opera di Cheon
Seon-ran, classe '93, considerata dalla critica una delle voci
più interessanti del fantasy sudcoreano. Ha ottenuto il Korean
Science Literature Award nel 2019 per 'A Thousand Blues',
bestseller sci-fi, adattato in un musical in Corea. Racconta la
storia di un fantino umanoide. Il plot de Le guardiane della
notte, invece, è ambientato in una clinica dove si verificano
una serie di morti sospette. A sbrogliare la matassa la
detective Suyeon. Ma Suyeon non è l'unica ad indagare. C'è anche
Wanda di mestiere acciuffa-vampiri: ne ha uccisi "tanti quanti
le zanzare in estate", dice in un botta e risposta con Suyeon. I
vampiri, racconta Wanda, hanno la pelle che brucia, "sguazzano
nella solitudine" e "appena ne sentono l'odore, ci si tuffano a
capofitto". Le prede di queste creature tenebrose sono persone
sole e disperate perché il sangue delle persone infelici "ha un
sapore e un profumo che non trovano da nessuna parte". Nel
passato di Wanda, un colpo di fulmine per una donzella "bella da
togliere il fiato", che gira a piedi nudi nella neve. Fiction ma
non intrattenimento puro. L'autrice, come precisa lei stessa
nella nota finale, vuole lanciare un messaggio d'amore e invita,
attraverso questo libro, a prendersi cura di chi è più fragile.
Cheon Seon-ran fa sapere che il nocciolo del romanzo è racchiuso
in una frase della protagonista Suyeon:"L'unico modo per
proteggerci è non lasciare nessuno da solo". L'autrice spiega
inoltre di aver ambientato il plot in una struttura sanitaria
dopo aver trascorso molto tempo in ospedale per stare vicino a
sua madre. Infine riflette sul mestiere di scrivere:"Mi chiedo
se esista un romanzo di cui l'autore non rimpiange niente. Ne
dubito, ma nel frattempo lascio queste pagine in mano ai miei
lettori".
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