(di Patrizia Vacalebri)
A.A. V.V., MY BARBIE STORY, (MATTEL,
PP. 167 EURO 35)
Il rapporto con Barbie dell'attrice Helen Mirren, ma anche
quello della supermodella e attrice Claudia Schiffer con la
bambola che le somiglia. Barbie e l'astronauta dell'Agenzia
spaziale europea Samantha Cristoforetti. Barbie e le cantanti
Elisa e Francesca Michielin. Ma Barbie è nell'infanzia anche
della ballerina Giulia Stabile, dell'imprenditrice e conduttrice
Sonia Peronaci, della responsabile dei contenuti editoriali di
Vogue Italia Francesca Ragazzi, della calciatrice e capitana
della Juventus Sara Gama. L'iconica bambola ha fatto parte
dell'infanzia di Luca Trapanese (fondatore dell'associazione di
volontariato A ruota libera), assieme alla sua piccola
figlioletta Alba, che confida: "Nonostante ero un maschio da
piccolo adoravo giocare con la Barbie".
Sono 108 storie e immagini che vedono protagonisti personaggi
famosi, fan e collezionisti, raccolte nel libro, "My Barbie
Story", in cui amici e amiche del brand raccontano il loro
legame con la celebre bambola, festeggiando con lei i suoi 65
anni. L'intero ricavato del volume illustrato sarà devoluto a UN
Women UK (organizzazione benefica che sostiene tramite raccolta
fondi iniziative d'informazione e sensibilizzazione pubblica per
far conoscere UN Women e i problemi delle donne a livello
globale), come parte dell'iniziativa Barbie Dream Gap Project.
Il libro è una raccolta di emozionanti storie personali su
Barbie raccontate dalle celebrity. Dal 1959 Barbie è anche
un'icona di empowerment. Dalle avventure dell'infanzia ai
momenti di scoperta di sé, ha ispirato e supportato molte
persone nel plasmare le proprie vite.
"Sono davvero felice di far parte del Barbie Dream Gap
project - commenta Sara Gama - e di aver contribuito con la mia
storia alla realizzazione di questo libro. Sono legata al mondo
Barbie ormai da tanti anni e questa è un'altra importante
iniziativa concreta per sostenere le bambine, ragazze e donne
che vogliono costruire in maniera libera il proprio futuro.
Attraverso immagine e sostanza che siano fonte d'ispirazione ma
allo stesso tempo che sappiano dare a ciascuna di loro i mezzi
necessari per potersi realizzare".
"Ho deciso di partecipare a questo progetto internazionale -
afferma Luca Trapanese - perché grazie a Barbie e alle sue
molteplici espressioni, riusciamo a comunicare la diversità, la
disabilità, le piccole e grandi fragilità che contraddistinguono
ciascuno di noi nella vita reale. Ciò avviene in un modo
semplice ma diretto, educando i nostri figli e chi ama il mondo
di Barbie aldilà dell'età, ad accogliere l'altro così com'è,
abbattendo ogni preconcetto e soprattutto superando l'idea di
"perfezione" per una visione molteplice della realtà e della
vita".
"My Barbie Story è un omaggio ai 65 anni del brand Barbie -
afferma Krista Berger, senior vice president di Barbie e Global
Head of Dolls presso Mattel - e alle infinite possibilità con
cui ha permesso a diverse generazioni di sognare". "Con i ricavi
devoluti a UN Women UK ha aggiunto - continuiamo la nostra
missione nel far capire alle bambine di tutto il mondo che il
loro potenziale non ha limiti". "Con il 65/o anniversario del
brand non puntiamo a ricordare l'impatto che Barbie ha avuto
sulla cultura ma vogliamo contribuire a plasmare il futuro. Come
parte del Barbie Dream Gap Project, tutti i proventi di questo
libro saranno devoluti a UN Women UK, organizzazione per la
parità di genere e l'empowerment delle donne. Anche Mattel
Foundation darà il proprio contributo per la donazione".
"UN Women promuove la parità di genere e l'empowerment di
tutte le donne - ha sottolineato Tabitha Morton, executive
director di UN Women UK - quindi unire le nostre forze a quelle
del brand Barbie, che incarna gli stessi principi e la stessa
ispirazione, rappresenta per noi un'occasione unica".
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