L'Archivio di Stato di Bologna
festeggia il 150esimo anniversario della sua istituzione
aprendosi alla città con tante iniziative e l'apertura del
Chiostro dei Celestini, appositamente restaurato, a tutti i
cittadini.
"Non vogliamo fare celebrazioni amarcord ma dare una svolta
nuova all'Archivio di Stato di Bologna", dice Candida Carrimo,
direttrice della storica istituzione fondata nel 1874.
"L'obiettivo è aprire ai cittadini uno spazio che finora non era
fruibile - aggiunge - e che ora potranno frequentare
liberamente, anche solo per una passeggiata o per leggere un
libro".
Tanti anche gli eventi organizzati nel corso dell'anno con un
unico "fil rouge - aggiunge la direttrice - quello di raccontare
i nostri documenti ad un pubblico non specialista".
Tra le iniziative in programma, il 19 aprile un incontro
sulla figura di Giuseppe Massarenti, il 7 maggio la mostra
fotografica di Michele Lapini che racconta cosa avviene
all'interno dell'Archivio di Stato, l'11 lo spettacolo di
burattini 'Il Contre ladro', rievocazione storica del clamoroso
furto al Monte di Pietà messo a segno nel 1789 da Girolamo
Lucchini. Sono previste anche una web series, illustrazioni e
testi per bambini. A luglio, spazio alla rassegna 'Cinema Sotto
le Stelle'. A settembre e ottobre, invece, il chiostro ospiterà
una mostra immersiva dedicata al Liber Paradisus, in occasione
della candidatura del prezioso documento a patrimonio Unesco. A
novembre, infine, è in programma uno spettacolo teatrale ideato
da ArchivioZeta.
Antonio Tarasco, direttore generale Archivi del Ministero
della Cultura spiega come l'obiettivo sia quello di "potenziarne
la digitalizzazione e la consultabilità da remoto" dei documenti
contenuti negli Archivi di Sttao, inclusi quelli dei grandi
processi e degli episodi chiave della storia italiana.
Di "grande romanzo popolare della città di Bologna" parla
invece la delegata del sindaco per la Cultura, Elena Di Gioia,
che ricorda come "l'Archivio sia un luogo molto prezioso, per le
storie e le biografie che contiene" che possono essere rese
"ancora più fruibili attraverso i nuovi linguaggi artistici",
come teatro, fotografia e tanti incontri.
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