ROBERTO COSTANTINI, UNA DONNA NORMALE (Longanesi, PP.480, EURO 19.90).
La "donna normale" del titolo è un'agente dei Servizi segreti italiani, nome in codice Ice, che sorveglia gli infiltrati nelle moschee.
Nella vita privata, Ice, è un'altra persona: Aba Abate, madre
e moglie, che tutti - amici e familiari compresi - credono una
semplice funzionaria ministeriale.
Gestire una doppia vita non è facile e anche se Aba è
allenata a farlo da sempre, la missione in cui è coinvolta la
mette a dura prova. Un little boy, un ragazzo addestrato a farsi
esplodere, è in arrivo in Italia e Ice ha il compito di
bloccarlo per evitare una strage.
Non si sa chi è il terrorista, né dove colpirà, e per
intercettarlo è necessario addentrarsi in luoghi oscuri, in cui
i valori personali sono continuamente messi in discussione.
Roberto Costantini, come ha dimostrato nella precedente serie
dedicata al commissario Balistreri, è un raffinato tessitore di
trame complesse. La complessità non risiede esclusivamente nel
dipanarsi della vicenda, ma nell'approfondimento della
psicologia della protagonista. Aba e Ice sono in crescente
conflitto: l'agente segreto deve portare a termine la missione a
qualunque costo, la donna deve preservare la propria umanità per
non perdere se stessa.
Una spy story estremamente attuale, con ambientazione in
parte italiana, in parte libica, in cui la suspence è presente
in ogni pagina. Con un personaggio femminile tanto vero quanto
straordinario.
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