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Morto lo scrittore Paolo Maurensig, il romanziere che amava gli scacchi

Morto lo scrittore Paolo Maurensig, il romanziere che amava gli scacchi

Il successo con Variante di Luneburg. Nuovo romanzo postumo

TRIESTE, 29 maggio 2021, 12:42

di Alice Fumis

ANSACheck

Morto scrittore Paolo Maurensig - RIPRODUZIONE RISERVATA

Morto scrittore Paolo Maurensig - RIPRODUZIONE RISERVATA
Morto scrittore Paolo Maurensig - RIPRODUZIONE RISERVATA

La sua scrittura nasceva dalle sue passioni. Lo aveva raccontato lui stesso più volte, durante gli incontri pubblici. Incontri in cui appariva riservato, anche se, assicurano gli amici, nella vita di tutti i giorni era socievole, allegro, gioviale. Ed è proprio dalla passione per gli scacchi che è cominciato tutto. "La variante di Luneburg" (Adelphi), pubblicata nel 1993, è stato il romanzo che lo ha lanciato. Due maestri del gioco, uno ebreo l'altro ufficiale nazista, opposti in tutto, attraversano gli anni della Seconda Guerra Mondiale, pensando ad affilare le armi per sopraffarsi sul campo di gioco. Scacchi, dunque, come metafora della vita.
Nato a Gorizia, e da diversi anni trasferitosi nelle vicinanze di Udine, Paolo Maurensig è morto a 78 anni. Un lutto per la letteratura e per la cultura mitteleuropea, di cui lui era espressione. Era un "narratore di storie e profondo conoscitore delle nostre genti e delle nostre terre - lo ricorda il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga - la sua eredità letteraria sarà tra i nostri ricordi più preziosi".
Dopo aver compiuto gli studi classici, Maurensig lasciò la sua terra d'origine per traferirsi a Milano, dove iniziò a lavorare nel campo dell'editoria. 'La variante di Luneburg'' è diventata presto un best seller internazionale, tradotto in tutto il mondo. Solo in Italia all'epoca erano state vendute 300 mila copie. Un successo calcato anche sui principali teatri italiani, grazie alla voce di Milva. Nel 2007 il suo romanzo d'esordio debuttò al Verdi di Gorizia, con una trasposizione teatrale che Maurensig riadattò con Walter Sivilotti pensando alla 'Rossa' della canzone italiana.
La musica, appunto. Un'altra delle sue grandi passioni che ispirò il successo di "Canone Inverso" (Mondadori, 1996), 200 mila copie vendute in poco tempo, da cui è stato tratto l'omonimo film diretto da Ricky Tognazzi. Anche in quest'opera si ripercorrevano alcuni elementi che avevano già decretato il successo della 'Variante': l'ambientazione mitteleuropea, il tema del viaggio, il gioco del destino che provoca incontri solo apparentemente casuali, il fascino tragico del talento coltivato con passione esasperata. Ma "non c'è niente di autobiografico - aveva spiegato l'autore - se non l'amore per la musica''.
Artista pluripremiato, nel corso della sua carriera ha pubblicato tra gli altri, L'oro degli Immortali (Morganti), Teoria delle Ombre (Adelphi) - che gli valse il premio Cortina d'Ampezzo nel 2016 -, Il diavolo nel cassetto (Einaudi). Per Mondadori anche un volume dedicato al golf, sua altra passione: "Il golf e l'arte di orientarsi con il naso". E ancora scacchi con "L'arcangelo degli scacchi - vita segreta di Paul Morphy" (Mondadori).
Il suo ultimo romanzo, appena consegnato all'editore Einaudi, uscirà dunque postumo (A #PaoloMaurensig, negli ultimi mesi, "era scappato un romanzo". Ha fatto appena in tempo a recapitarcelo. Chissà come lo leggeremo ora. Che dispiacere grande, ha twittato Paola Gallo). "Il quartetto Razumovsky" è il titolo del nuovo libro in cui torna ad occuparsi di musica ispirandosi in particolare a uno dei quartetti per archi op. 59 composti da Ludwig van Beethoven nel 1805-1806 su commissione del conte Andrej Kirillovič Razumovskij, ambasciatore russo a Vienna.
Fu direttore del Mittelfest, festival internazionale di cultura della Mitteleuropa e dell'Europa orientale di Cividale del Friuli, e assessore alla cultura nel Comune di Udine.
Talvolta è apparso con un cammeo nei film tratti dai suoi libri.
Una comparsa o un piccolo ruolo. Sempre in punta di piedi, riservato come gli piaceva essere.
I funerali saranno celebrati martedì alle 16 nella chiesa parrocchiale di Feletto Umberto (Udine).

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