SAYAKA MURATA LA CERIMONIA DELLA VITA (EDIZIONI E/O, PP 256, EURO 19). Umorismo e orrore in un insolito cocktail animano 'La cerimonia della vita', la raccolta di dodici racconti della scrittrice giapponese Sayaka Murata, che uscirà in Italia il 22 febbraio per le Edizioni e/o nella traduzione dal giapponese di Gianluca Coci.
In queste storie tenere e sconvolgenti la Sayaka capovolge le norme e le abitudini sociali per metterle meglio in discussione con un risultato imprevedibile come l'autrice. Emarginati, solitari i personaggi si muovono in un territorio non definito che potrebbe essere il Giappone moderno, il futuro o una realtà alternativa. I protagonisti sembrano spesso strani nella loro normalità in un mondo spaventosamente anormale. Così in "Materiale di prima qualità" troviamo Nina e Naoki felicemente fidanzati, ma Naoki non sopporta la consuetudine di utilizzare i corpi dei morti per creare vestiti, accessori e mobili finché una lite rischia di far deragliare il giorno del loro perfetto matrimonio. "Gli amanti del vento" è tutto raccontato dalla prospettiva di una tenda, nella camera da letto di un bambino che guarda con gelosia la giovane Naoko mentre dà il suo primo bacio a un bambino della sua classe. "Mangiando la città" esplora delle strane norme intorno al cibo e al foraggiamento.
Chiude la raccolta "Incubazione" con la rappresentazione della fragile personalità di qualcuno che si sforza troppo di essere accettato.
Nata nel 1979 nella prefettura di Chiba, la Murata ha debuttato come scrittrice nel 2003 con il racconto Ju'nyū (L'allattamento) che ha ricevuto il Premio Gunzō. Nel 2009 si è aggiudicata il Premio Noma con Gin iro no uta (La canzone d'argento). Nel 2016 si è fatta notare con "La ragazza del convenience store" (2018), vincitore del Premio Akutagawa e "I terrestri" (2021), entrambi pubblicati da e/o.
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