Paolo Fresu non cancella il
concerto in Israele, ma per altri inviti avverte che tutto
dipenderà dall'impegno di Israele "a riconoscere lo Stato
Palestinese e a rispettare e garantire i suoi diritti". "Andrò
in Israele (a Gerusalemme) il 13 giugno - dice su Fb - a portare
la mia musica come ho fatto in passato per i palestinesi.
Monitorerò con attenzione la situazione in relazione a futuri
inviti, se mai ci saranno". Il rispetto dei diritti "è ciò che
vogliamo per tutti i popoli oppressi".
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