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Biggio, a Sanremo come Arbore o Elio

Biggio, a Sanremo come Arbore o Elio

I Soliti Idioti al Festival, "non ci crediamo neanche noi"

ROMA, 14 dicembre 2014, 18:51

Claudia Fascia

ANSACheck

I Soliti Idioti - RIPRODUZIONE RISERVATA

I Soliti Idioti - RIPRODUZIONE RISERVATA
I Soliti Idioti - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Non ci crediamo neanche noi. Mi ha chiamato mia madre e mi ha detto 'ci siete, Conti ha detto anche il vostro nome!'". Tra gli outsider del Festival di Sanremo ci sono anche loro: Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, I Soliti Idioti di cinema e tv, con Vita d'Inferno, scritta e musicata dal duo comico. "Conti è un grande, e un pazzo. Ha creduto in noi - commenta a caldo Biggio con l'ANSA-. Ha capito il nostro spirito: divertirci e divertire. Come hanno fatto Renzo Arbore o Elio e le Storie Tese, ma senza fare paragoni. Loro sono musicisti veri, noi no".

Il brano era stato scritto per il prossimo film del duo comico e ora si candida ad essere l'outsider del Festival. "Non conosco bene il Regolamento e non so cosa posso dire... ma avrei già voglia di andare in mezzo alla strada e cantarla a squarciagola. Posso però dire cosa non c'è: manca la parola 'amore'", scherza ancora Biggio.

I Soliti Idioti non sembrano intimoriti dalla gara. Loro, in fondo, il festival lo conoscono già. "Siamo stati ospiti ai tempi di Morandi e l'atmosfera ce la ricordiamo bene: un gran tourbillon e quando ne esci, ne esci tramortito".

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