We Shall Overcome dovrebbe
essere di tutti: l'inno degli anni '60 considerato la
Marsigliese del movimento per i diritti civili, ma anche di chi
protestava contro la guerra del Vietnam, e poi nel tempo capace
di esprimere le speranze di chi combatteva l'apartheid in
Sudafrica, dei ragazzi di piazza Tienamen, o di quelli che
buttarono giù il Muro di Berlino, è stato portato in tribunale
da una fondazione che vuole renderlo di pubblico dominio.
I gruppo no profit We Shall Overcome che si batte per le
cause di orfani e diseredati ha denunciato la casa editrice che
ne detiene i diritti chiedendo che, come accaduto l'anno scorso
con l'altrettanto iconico Happy Birthday, il brano sia
svincolato dalle norme sul diritto d'autore.
L'azione legale, presentata davanti alla Federal District
Court di Manhattan, chiede anche la restituzione di una somma
imprecisata che gli editori della Ludlow Music, una sussidiaria
della potente Richmond Organization (TRO), avrebbero raccolto in
base al diritto d'autore.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA