"E' un'emozione dirigere
quest'opera mai rappresentata in epoca moderna e scoprire la
creazione di un autore che è un genio". Lo dice all'ANSA il
direttore d'orchestra spagnolo José Miguel Perez-Sierra, 34
anni, che l'11 novembre dirige a Jesi la nuova produzione della
Fondazione Pergolesi Spontini dell'opera di Bellini, Adelson e
Salvini.
Una rarità, non solo perché l'opera è la prima composizione
di Bellini, che la presentò a coronamento dei suoi studi al
Conservatorio San Sebastiano di Napoli nel febbraio nel 1825
(cantata dai suoi stessi compagni, che per l'occasione
interpretarono anche i ruoli femminili), ma anche perché ne
esistono due versioni e questa è per Perez-Sierra "la più
sincera e la più vera". "Nella seconda versione - spiega
Pérez-Sierra - intravediamo lo stile belliniano seguente, ma non
quello che Bellini ha veramente composto quando ha scritto
Adelson e Salvini. Nella versione originale invece possiamo
scorgere ciò che Bellini era in quel momento, un talento
incredibile".
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