Il blues italiano perde uno dei suoi principali protagonisti: Rudy Rotta. Il chitarrista è morto ieri a Verona a 66 anni, dopo che alcuni mesi fa era stata diagnosticata una malattia che non gli ha più consentito di salire su un palco. La carriera musicale di Rotta è ricca di collaborazioni con leggende mondiali (Brian Auger, John Mayall, Robben Ford, Peter Green per citarne alcuni), di condivisioni sui palchi dei più noti festival, a partire da Jazz Festival di Montreaux, con big quali B.B.King, Allman Brothers, Luther Allison, John Mayall, John Hammond, Taj Mahal, Larry Carlton.
Gli americani, piuttosto avari nel concedere elogi a musicisti non di casa loro - e ancor più tirati quando si tratta di blues - a Kansas City hanno definito Rotta 'Europe's Top Act'. Una consacrazione rimarcata con l'uscita, nel 2006 di 'Winds of Lousiana' registrato a New Orleans assieme a prestigiosi musicisti Usa. La Fender, tra l'altro, l'ha omaggiato creando un modello della mitica Stratocaster "Rudy Rotta Signature". Tra gli ultimi lavori, da ricordare "Beatles vs The Rolling Stones" del 2015.
Anche Beppe Grillo ha ricordato Rudy Rotta.
Ciao Rudy https://t.co/5YKmtk5I3M
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 4 luglio 2017
In un post sul blog, il leader di M5S pubblica un video che lo ritrae assieme al chitarrista scomparso assieme in uno show.
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