La morte di Dolores O'Riordan ha riacceso i riflettori sulla musica irlandese di denuncia e impegno civile. E Zombie, il brano di ispirazione grunge più famoso dei Cranberries, è un'altra pietra miliare del filone rock nord-europeo dopo la celebre Sunday Bloody Sunday suonata dagli U2 nel 1982 (a sua volta cover di un pezzo di John Lennon composto nel 1972).
Il videoclip del 1994, tra i più cliccati nelle ultime ore su YouTube, vede protagonista la O'Riordan che, ricoperta di vernice dorata, impersona una sorta di divinità. Ai suoi piedi i putti, con una corona di spine, scoccano frecce.
Nel mondo reale, invece, il video mostra bambini che giocano alla guerra con le loro spade di legno o imbracciano i fucili, tutti sacrificati sull'altare della guerra.
Alcune immagini, che mostravano soldati britannici armati mentre pattugliano le strade in tenuta da guerra, furono censurate.
La stessa Dolores però avrebbe riferito, in un'intervista, di aver scritto la canzone di getto e in pochi minuti, dopo la morte di due bambini in seguito ad un attentato dell'Ira a Warrington nel 1993, in Inghilterra. E in queste ore Colin Parry, il padre di una delle due vittime, ha ricordato e ringraziato ancora una volta Dolores con un tweet: "Mi rattrista sentire della morte di Dolores O'Riordan, solo 46 anni. La sua meravigliosa band registrò una canzone commovente dopo la bomba di Warrington in memoria di due vittime innocenti, Johnathan Ball e mio figlio Tim. Dolores RIP".
I’m saddened to hear of the death of Dolores O’Riordan at just 46. Her wonderful band recorded a moving song after the Warrington bomb in memory of two innocent victims, Johnathan Ball and my son Tim. RIP Dolores
— Colin Parry OBE (@ColinParryPeace) 15 gennaio 2018
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