Migliaia di persone hanno riempito lo stadio di Wembley a Londra per la proiezione della prima mondiale del film Bohemian Rhapsody, celebrazione in grande stile di uno dei gruppi rock più iconici al mondo, i Queen, e soprattutto di colui che fu la loro leggendaria voce: l'impareggiabile e sempre rimpianto Freddie Mercury.
A unirsi alla folla di fan non sono mancati Rami Malek, che interpreta Freddie nel film, Ben Hardy, Gwilym Lee e Joseph Mazzello, che vestono rispettivamente i panni di Roger Taylor, Brian May e John Deacon. Senza dimenticare al gala' delle celebrità la presenza di Lucy Boynton, chiamata sul grande schermo a recitare il ruolo di Mary Austin. Ma il vero e proprio batticuore si è scatenato quando sul red carpet sono salite due delle star del band in carne e ossa, Roger Taylor e Brian May, prima di avventurarsi tra gli abbracci e le urla dei pubblico sia all'esterno dell'arena, sia all'interno in mezzo alle file di spettatori.
La pellicola, che sarà nei cinema di tutto il mondo dal mese prossimo, è stata d'impatto sin da subito, esordendo con una delle più grandi hit dei Queen, 'Somebody To Love'. Ma la colonna sonora ha fatto esultare, ballare, battere le mani e rabbrividire dall'inizio alla fine.
Un lavoro accurato prodotto dalla Universal, nonché esclusivo visto che incorpora tracce inedite dall'incredibile performance dei Queen al 'Live Aid': cinque brani cantati dalla band e che commossero un miliardo e mezzo di persone nel luglio del 1985, ma che non erano mai stati riprodotti fino ad ora.
"Nessuno sa cosa sono i Queen, perche' non sono mai una cosa sola", constata del resto in una delle scene del film Roger Taylor. Ed è un concetto che si riflette nell'intera colonna sonora, la cui varietà di temi, generi e sonorità fa onore alla promessa della band di non conformarsi mai ad un genere solo.
Un'altra cosa per cui i Queen si sono sempre distinti è d'altra parte la loro capacita' di coinvolgere il pubblico, farlo diventare effettivamente parte della performance. Motivo di 'We Will Rock You', che proprio come accadde al tempo della sua uscita nel 1977, ha fatto di nuovo battere piedi e mani l'altra sera a Wembley a un pubblico di tutte le età. Un pubblico per il quale, da 'Keep Yourself Alive' a 'Bohemian Rhapsody', la magia non cambia: fa sognare, desiderare, comprendere e commuovere. Anche se il vero momento della pelle d'oca è inevitabilmente quando Freddie-Rami Malek attacca 'We Are The Champions' in una delle scene finali. Al suono di quella voce che per 50 anni ha attraversato le generazioni, e che continuerà a farlo quasi come un segno d'immortalità.
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