Dopo aver inaugurato la stagione con lo streaming gratuito di 'Histoire du soldat' di Stravinskij (disponibile fino al 22 aprile su ravennafestival.live), il Teatro Alighieri di Ravenna ha riaperto il suo cantiere operistico per la preparazione delle prossime due nuove produzioni, 'L'isola disabitata' di Franz Joseph Haydn e 'Orfeo' di Claudio Monteverdi.
In questi giorni è in allestimento l'opera del compositore austriaco con la regia di Luigi De Angelis, mentre a febbraio toccherà al capolavoro del compositore di Cremona del quale verrà ripresa la regia di Pier Luigi Pizzi, protagonista dell'inaugurazione del Festival dei 2Mondi la scorsa estate.
In questa fase le energie si concentrano sulla messa a punto
registica e preparazione musicale dei cantanti, mentre
l'ingresso dell'orchestra, per Haydn il Dolce Concento Ensemble
diretto da Nicola Valentini e per l'Orfeo l'Accademia Bizantina
di Ottavio Dantone, avverrà in vista dell'inserimento in
calendario degli eventi, destinati alla seconda metà del 2021.
"Ottimizziamo i tempi di produzione - spiega Antonio De Rosa,
sovrintendente della Fondazione Ravenna Manifestazioni -
trasformando anche il periodo a porte chiuse in un investimento
di creatività ed energie che guarda al futuro. Così tuteliamo i
lavoratori e gli artisti, garantendone gli impegni, ma anche gli
spettatori, che devono saperci preparati a qualunque contesto ci
attenda nei mesi a venire".
Il calendario di prove riguarda due titoli concepiti per
rappresentazioni di corte: quella degli Esterházy in Ungheria,
dove nel 1799 Haydn compose L'isola disabitata su libretto di
Metastasio, e quella dei Gonzaga, nel cui Palazzo Ducale a
Mantova, nel 1607, esordì l'Orfeo di Claudio Monteverdi su
libretto di Alessandro Striggio.
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