L'omaggio solidale all'Ucraina coi DahkaBrahka, la magia di Angelo Branduardi, l'adrenalina dei Liftiba, il ritmo coinvolgente di Ditonellapiaga, le sonorità orientali e virtuosistiche dei Violons Barbares.
E' stata una festa della musica ieri a Macerata in un'Arena Sferisterio sold out, la prima prima serata della 33/a edizione di Musicultura, che ha spaziato tra generi e sonorità diverse, offrendo al pubblico uno spaccato della musica dal mondo, presentata sul palco da Enrico Ruggeri, conduttore della manifestazione assieme a Veronica Mayo.
A cominciare dal gruppo di Kiev dei DahkaBrahka,
applauditissimi testimoni non solo di un popolo invaso, ma
anche straordinari esecutori di quel mix che rielabora
attualizzandole le canzoni popolari ucraine (raccolte 200mila),
e le accompagna con strumenti tradizionali indiani, arabi,
africani e russi. Si sono presentati sul palco indossando
costumi tradizionali, hanno lanciato il loro messaggi:
"crediamo nell'amore e nella vittoria, la verità vincerà sulla
menzogna".
A loro è andato anche l'omaggio di Angelo Branduardi che
durante l'esibizione ha intonato una strofa de "La fiera
dell'Est" in ucraino. "La musica è terapeutica - ha esclamato -
sconfigge molte paure, ma non sconfigge la violenza". E se il
'menestrello d'Italia', interrogato da Ruggeri su come vede la
musica oggi, ha risposto "No comment", gli otto finalisti hanno
provato che è viva, snocciolando un repertorio variegato di
testi e suoni, unito solo dal filo rosso di emozioni e
interiorità. Quattro i più votati dal pubblico dell'Arena sono
passati in finale. Sono Emit col brano "Vino", TheMorbelli, con
"Il giardino dei Finzi Contini", i Malvax con "Esci col cane" e
i Yosh Whale con "Inutile", cui è andato anche il premio per il
miglior testo delle Università di Camerino e Macerata.
Non ce l'hanno fatta Isotta, insignita però del Premio Afi,
Cassandra Raffaele, Martina Vinci e Valeria Sturba. Ma a
testimoniare che non bisogna arrendersi, cosa che stava per fare
prima di entrare a Sanremo, c'è stata Margherita Carducci, in
arte "Ditonellapiaga", che ha infiammato il pubblico ballando e
cantando "Chimica", un crescendo adrenalinico culminato
nell'esecuzione dei Litfiba.
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