È il noto regista palermitano
Franco Maresco a firmare, su invito del presidente del Brass
Group Ignazio Garsia, la direzione artistica della nuova
rassegna Io e il Jazz al Real Teatro Santa Cecilia. Una grande
passione di Maresco, quella per il jazz, nata alla metà degli
anni '70 proprio durante i concerti al Brass Group, prima allo
scantinato di Via Duca della Verdura e in seguito a Palazzo
Butera, attualmente sede di un prestigioso museo internazionale,
e poi ancora al Teatro Golden.
L'iniziativa comprende 11 incontri tra musica, cinema,
televisione ("e altre divagazioni", recita il sottotitolo).
L'inaugurazione di Io e il Jazz è prevista il 26 novembre alle
21 con il film documentario Steve e il Duca, in prima visione
assoluta per la Sicilia, dedicato a Duke Ellington nel
cinquantenario della morte. A presentare il film con Maresco
sarà il regista Germano Maccioni. L'intera rassegna sarà
arricchita dalla presenza di musicisti come Salvatore Bonafede
al pianoforte, Vito Giordano alla tromba e al flicorno,
Alessandro Presti alla cornetta e al contrabbasso, Nicola
Giammarinaro al clarinetto, e Mauro Verrone al sax alto.
"La prima volta che sono entrato al Brass Group di via Duca
Della Verdura - ricorda Maresco - correva l'anno 1975. Mi pare
che suonasse il chitarrista Irio De Paula in trio, e da lì in
poi credo di avere visto centinaia e centinaia di concerti tutti
scolpiti nella mia memoria: Chet Baker, Bill Evans, Philly Joe
Jones, Oscar Peterson, Freddie Hubbard, Hank Jones, Art Blakey…
In seguito, negli anni Ottanta, quando già era nata la coppia
Ciprì e Maresco, ho filmato per molti anni buona parte dei
grandi musicisti che il Brass portava in concerto a Palermo, per
esempio Benny Golson, Tommy Flanagan, Michel Petrucciani, Frank
Morgan, con il quale nacque una bella amicizia".
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