In occasione dei 150 anni dalla nascita del compositore francese Maurice Ravel (1875-1937), il pianista Jean-Efflam Bavouzet gli dedica una maratona di oltre due ore di musica, dopo averne realizzato una splendida versione discografica per Mdg su un pianoforte Steinway del 1901 (lo stesso anno di Jeux d'eau!, uno dei brani proposti).
Jean-Efflam Bavouzet proporrà il suo programma sabato 1 febbraio alle 20.30 al Teatro Valli di Reggio Emilia, lunedì 3 alle 20,30 al Teatro Abbado per i concerti di Ferrara Musica, e mercoledì 5 alle 20,15 all'Auditorium C.
Pollini di Padova.
Anche se è opinione diffusa (ma non unanime) che fosse un
pianista "mediocrissimo" (così ne scrisse Piero Rattalino, uno
dei massimi esperti italiani di interpretazione pianistica),
Ravel adorava il pianoforte. Per lui, come per Debussy a cui
spesso faceva riferimento, la tastiera del pianoforte "è il
trattato di armonia del compositore. È là che si trova tutto".
"Dovete subito imparare a suonare il pianoforte", fu la prima
raccomandazione che fece ai suoi allievi. Ed è proprio nelle
composizioni pianistiche, racchiuse fra il 1893 e il 1917, che
Ravel sperimentò e trovò un linguaggio originale.
Jean-Efflam Bavouzet, pianista pluripremiato e interprete tra
i più coinvolgenti della sua generazione, presenterà l'integrale
delle opere per pianoforte di Ravel in ordine cronologico a
partire dalla Sérénade grotesque del 1893 e a seguire il Menuet
antique, Pavane pour une infante défunte, Jeux d'eau!, Sonatine,
Miroirs, Gaspard de la nuit. 3 Poèmes d'après Aloysius Bertrand,
Menuet sur le nom de Haydn, Valses nobles et sentimentales, À la
manière de Chabrier, À la manière de Borodine, Prélude per
approdare a Le tombeau de Couperin composto tra il 1914 e il
1017.
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