Realizzare una storia sulla boxe "ma
anche sulla trappola del successo, sulla difficoltà di lasciare
quando si è all'apice. Siamo partiti dalla volontà di un
racconto dove perdere voleva dire vincere". Così Gael Garcia
Bernal sintetizza alla Festa del cinema di Roma la genesi della
serie in sei episodi, da poco sbarcata su Disney+, Maquina: il
pugile di Gabriel Ripstein, interpretata e coprodotta con
l'amico fraterno e compagno di tante avventure artistiche, Diego
Luna.
Un sodalizio, quello tra i due attori, iniziato quando erano
ancora bambini sul set della soap messicana Un amore di nonno
(1992), passata per il palcoscenico e che ha avuto come prima
prova da protagonisti al cinema Y tu mamà tambien di Alfonso
Cuaron. "Siamo cresciuti tutti e due in un contesto teatrale, la
nostra amicizia si è forgiata insieme al lavoro. Ci hanno unito
una disciplina, un rigore, ma anche l'amore per le sfide, una
follia, un'audacia molto speciali - spiega Bernal, protagonista
alla Festa del cinema di Roma anche di una masterclass-. Diego
mi dice spesso che non oserebbe fare certe cose se non le
facessimo insieme e a me succede solo stesso. E' raro mantenere
un'amicizia come la nostra in quest'ambiente. Invece per noi si
è rafforzata, è migliorata e continua a crescere. Ha contato
molto anche che le nostre madri si volessero molto bene, ci
hanno permesso di unire amicizia e lavoro". Sempre con Diego
"abbiamo scoperto il cinema e il cinema ci ha scoperto. Lo
consideravamo molto distante ma sul set di Y tu mamà tambien,
con Alfonso abbiamo imparato così tanto".
Creatori insieme di due società di produzione oltre che
cointerpreti e motori di molti progetti, hanno dato vita a
Maquina quando "un altro film a cui stavo lavorando sulla boxe
alla fine non si è fatto. Questo è uno sport che amo molto, lo
pratico da anni, e l'avevo da poco raccontato con un
documentario su Julio Cesar Chavez". Protagonista della storia
è Esteban 'La Máquina' Osuna ( Bernal) pugile che dopo una
rovinosa sconfitta, si trova a ritornare alla vittoria e al
titolo grazie all'impegno del suo manager e migliore amico Andy
Lujan (Diego Luna), tanto istrione quanto ossessionato dalla
paura di invecchiare. La proposta di un nuovo match evento svela
la rete di accordi sottobanco e misteri sulla quale è stata
legata (a sua insaputa) la carriera di Esteban, alle prese anche
con i suoi demoni.
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