Dieci anni dopo il debutto,
Giancarlo Cauteruccio, fondatore dello storico Teatro Studio
Krypton, mette di nuovo in scena il Trittico Beckettiano,
omaggio al drammaturgo nel 110/o anniversario della nascita.
"Atto Senza Parole I", "Non Io" e "L'ultimo nastro di Krapp"
di Samuel Beckett saranno in scena dal 18 al 20 febbraio al
Teatro Studio Mila Pieralli di Scandicci (Firenze) con la regia
di Cauteruccio, scene di André Benaim e costumi di Massimo
Bevilacqua. Protagonisti Massimo Bevilacqua in Atto senza parole
I, Monica Benvenuti in Non io e lo stesso regista ne L'ultimo
nastro di Krapp. Il Trittico, che ha ricevuto il premio alla
regia dell'Associazione Nazionale Critici di Teatro nel 2006 e
ha valso al regista e interprete la candidatura all'Ubu come
migliore attore (nell'edizione del 2004). "Per incontrare
Beckett - racconta il regista - bisogna trovarsi al cospetto del
vuoto, così come a me è successo, proprio quando la mia opera si
era caricata di eccessi visuali, di troppo rumore, di incessanti
e frenetiche azioni ed ero alla ricerca di una via d'uscita. Con
Beckett si incontra, come io ho incontrato, un vero maestro,
capace di condurre nella qualità del buio, del vuoto,
dell'assenza, dell'immobilità, dell'attesa e nella
consapevolezza del fallimento".
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