Musica e spettacolo, con le note di
Peppe Servillo, Eugenio Bennato, l'Orchestra di Piazza Vittorio,
ma anche i suoni del deserto portati dall'Almar'à, la prima
orchestra di donne arabe in Italia. E poi laboratori, reading,
incontri, dibattiti, testimonianze con le storie dei migranti di
ieri e di oggi e il ricordo di Giorgio La Pira che già negli
anni '50 da sindaco di Firenze guardava al Mediterraneo come
punto nevralgico della pace mondiale. Cultura e tradizione del
Mare Nostrum sono di scena dal 27/9 per "Mediterriamo", progetto
in tre tappe tra Roma, Firenze e Venezia, lanciato da Maurizio
Scaparro contro guerre, terrorismo, crisi del dialogo "per dare
voce a quei valori comuni di un vivere civile che le tragedie
sembrano aver spazzato via". Un'idea "nata a Parigi la sera
dell'attentato al Bataclan", racconta Scaparro, perché dopo lo
sgomento bisogna reagire e perché è proprio guardando al
Mediterraneo e alle tante radici comuni, che si può ancora
immaginare un futuro per un'Europa della cultura.
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