E' un apologo comico e tragico sulla "solitudine della modernità" "Personaecore" di Sandro Dionisio, musicista, drammaturgo, sceneggiatore e regista per il cinema ed il teatro, che debutta giovedì 2 febbraio alle 21.00 al Ridotto del Mercadante.
Interpreti della produzione del Teatro di Napoli - Teatro Nazionale (fino al 10 febbraio)sono Roberto Azzurro, Francesca Fedeli, Tina Femiano, Antonella Romano.
Scenografia di Renato Lori (in collaborazione con il
corso dell'Accademia di Belle Arti di Napoli ) costumi di
Marianna Carbone, luci di Carmine Pierri, le musiche di Gaemaria
Palumbo. La canzone in scena è interpretata da Pietra
Montecorvino.
"Una tranche de vie, che è anche un processo alla nostra
convivenza - spiega Dionisio - nella sala d'attesa dell'ufficio
invalidi di una Asl anonima, dove un'umanità dolente, si
incontra, si scontra, si racconta con la teatralità tipica del
popolo napoletano". Al centro della vicenda c'è Gloria, una
disabile mentale, accolta in casa da un anziano. Il rapporto in
questa "coppia di fatto" è sotteso da tensioni inconfessabili e
da istinti manipolatori dove forse la ragazza è vittima di un
astuto nullafacente o forse è l'uomo a subire la sensualità
ingenua e malata di una creatura sofferente.
"La pièce è velata da una nota di cinismo rapinoso che è
ormai carattere universale: in questo caso amplificato dalle
difficoltà economiche e umane della malattia. E' un atto unico
sincopato da un buio, che è anche mentale, un buio breve e
intenso come l'affiorare di un rumore di fondo graffiante dal
caos della quotidianità" spiega Dionisio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA