Con il nuovissimo musical di e con
Arturo Brachetti 'Cabaret' in programma in prima il 10 ottobre
al Teatro Alfieri, Torino si candida a diventare nuovo polo del
musical italiano insieme a Milano e Roma. A presentare la nuova
produzione oggi al Teatro Alfieri c'erano, oltre ai protagonisti
Brachetti e Diana Del Bufalo, star italiana del musical, il
co-regista Luciano Cannito, anche direttore artistico dei teatri
torinesi Alfieri e Gioiello e dell'Accademia Art Village, il
direttore musicale Giovanni Maria Lori, arrangiatore di tanti
musical, autore Mediaset e maestro di canto di 'Amici', e il
produttore Fabrizio Di Fiore, reduce del grande successo di '7
spose per 7 fratelli' con la compagnia Roma City Musical.
"'Cabaret' è una storia pazzesca di cui ci si innamora
subito, come è capitato a me nel '75 quando ho visto per la
prima volta il film di Bob Fosse - ha raccontato Brachetti oggi
ai giornalisti - parla di una Berlino che forse pochi conoscono,
sotto la repubblica di Weimar, all'avanguardia su tutto,
sull'arte, sui diritti degli omosessuali, sull'uso delle droghe,
sulla vita libertina, un'isola felice nella Germania bigotta
nella quale stava emergendo il nazismo. Un inno alla libertà,
qualcosa di cui non se ha mai abbastanza e di cui c'è tanta
necessità anche ora".
Dopo 'Cabaret', già prevenduto in una tourneè che dal
prossimo autunno toccherà oltre cento teatri italiani, l'Alfieri
produrrà, come hanno spiegato Cannito e Fabrizio Fiore di
Fdf-Fabrizio Di Fiore Entertainment, uno o due musical l'anno.
"Per Cabaret ieri abbiamo visto in audizione 400 artisti tra i
quali ne sceglieremo 18. Torino diventerà un importante nuovo
centro di produzione teatrale".
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