"Questo è uno spettacolo che parla
dei fallimenti e della necessità di fallire nella vita. Abbiamo
troppa ansia di piacere a tutti, l'ansia di prestazione pervade
tutti noi, la paura di non essere all'altezza". Lo spiega Silvio
Orlando, protagonista di 'Ciarlatani' in scena al teatro
Carignano di Torino fino a domenica 26 maggio.
"È la storia di Anna, una giovane attrice 27 anni alla
ricerca del proprio posto nel mondo e di un regista, un po'
avanti nell'età, come me, che ha un post prestigioso nel mondo,
ma è un mondo che gli fa schifo. Queste due vicende
s'intrecciano, si sfiorano" racconta Orlando che ha al suo
fianco Francesca Botti, Francesco Brandi e Blu Yoshimi. Lo
spettacolo - scritto e diretto dal drammaturgo e regista
spagnolo Pablo Remón e tradotto da Davide Carnevali - è una
divertente satira sul mondo del teatro e del cinema con i
quattro attori catapultati in un viaggio attraverso una
moltitudine di personaggi, spazi e tempi. Una struttura più
vicina al romanzo che al teatro.
Anna Velasco è un'attrice la cui carriera è in fase di
stallo. Dopo aver recitato in piccole produzioni di opere
classiche, ora lavora come insegnante di pilates e nei fine
settimana fa teatro per bambini. Tra soap opera televisive e
spettacoli alternativi, Anna è alla ricerca del grande
personaggio che la farà finalmente trionfare. Diego Fontana è un
regista di successo di film commerciali che si sta imbarcando in
una grande produzione: una serie da girare in tutto il mondo,
con star internazionali. Un incidente lo porterà ad affrontare
una crisi personale e a ripensare la sua carriera. Questi due
personaggi sono collegati dalla figura del padre di Anna,
Eusebio Velasco, regista di culto degli anni '80, scomparso e
isolato dal mondo.
Le scene sono di Roberto Crea, le luci di Luigi Biondi, i
costumi di Ornella e Marina Campanale. Aiuto regia Raquel
Alarcón. Lo spettacolo è coprodotto dalla società Cardellino,
Spoleto Festival dei due Mondi e Teatro di Roma.
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