"Rocco Schiavone è un uomo
abbastanza stanco, un po' stanco della vita che fa, della vita
in generale. Ha avuto parecchie disgrazie, però è ironico a suo
modo, molto ironico e molto impulsivo. Insomma credo di avere
parecchie cose in comune con lui". Così Marco Giallini presenta
il nuovo personaggio - tratto dai romanzi di Antonio Manzini -
che nel prossimo autunno porterà nelle case degli italiani con
una fiction che sarà trasmessa su Rai2.
Da circa due mesi l'attore romano - diretto da Michele Soavi
- sta girando in varie location della Valle d'Aosta, trasformata
in un set a cielo aperto per raccontare le vicende di questo
vice-questore sui generis e molto poco convenzionale. "Quando ho
letto i libri di Manzini - spiega - ho subito pensato che
sembrava proprio la mia storia. Senza entrare nel merito, mi
verrebbe da dire 'purtroppo'. Questo, comunque, non vuol dire
niente, perche un attore può anche aver fatto una vita
completamente diversa e poi fare Romanzo criminale, ma non è il
mio caso".
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