Su RaiPlay la vita di Liliana Segre in “Figli del destino”
RaiPlay propone in esclusiva sulla homepage della piattaforma il docufilm “Figli del destino” sulla vita di Liliana Segre. I registi Francesco Miccichè e Marco Spagnoli in 132 minuti ci fanno rivivere le vite di Liliana Segre, Lia Levi, Tullio Foà e Guido Cava stravolte quando Vittorio Emanuele III firma le leggi razziali il 5 settembre 1938. Quella data segna per i quattro ragazzi l'inizio di un percorso fatto di discriminazione, umiliazione, paura e sofferenze che culmina con la deportazione. I protagonisti sono Massimo Poggio, Massimiliano Gallo e Valentina Lodovini.
Il docufilm è una produzione Red Film e Rai Fiction.
Sono quasi un milione e mezzo di bambini che furono assassinati durante la Shoah. Oltre un migliaio erano italiani e morirono tra stenti terribili e atroci sofferenze fisiche e psicologiche.
Ci sono voluti quasi cinquanta anni per recuperare la memoria e raccontare una storia che non deve essere dimenticata.
Ecco l’obiettivo di Figli del destino la docufiction prodotta da Red Film in collaborazione con Rai Fiction, nel quadro del programma di “San Rossore 1938”, dall’Università di Pisa che ne ha curato anche la revisione scientifica e storica.
Nel cast Massimo Poggio, Patrizio Rispo, Chiara Bono, Giulia Roberto, Catello Alfonso Di Vuolo, Lorenzo Ciamei, con Massimiliano Gallo e la partecipazione di Valentina Lodovini.
Ambientata in Italia, racconta delle leggi razziali volute dal regime fascista a partire dal 1938. Una storia ricostruita attraverso il punto di vista inedito di quattro piccoli protagonisti ebrei che, in tenera età, furono vittime di questo sconvolgimento epocale voluto dalla follia nazifascista: Liliana Segre (a Milano), oggi senatrice a vita. Tullio Foà (a Napoli); Lia Levi (a Roma); Guido Cava (a Pisa).
Seguendo le loro drammatiche storie si attraversa l’Italia da Nord a Sud: un paese devastato e dolorante per le ferite inferte dalla guerra; un paese dove, con la firma delle leggi razziali, i bambini ebrei furono costretti a non andare più a scuola, a nascondersi, a fuggire. Bambini improvvisamente discriminati dai loro compagni, obbligati a sentirsi diversi.
La docufiction è realizzata attraverso scene di finzione – accuratamente ricostruite a partire dalle testimonianze dei personaggi reali – e materiali di repertorio forniti dal Cdec (Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea), dall’Istituto Luce – Cinecittà, da Rai Teche e dall’United States Holocaust Memorial Museum. La voce narrante è quella di Neri Marcorè che fa da filo conduttore agli eventi più significativi che hanno portato l’Italia dentro una vergognosa pagina di storia.
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