Anziani 'zoccolo duro' di Rai1, ragazzi incollati al 'Collegio' di Rai2, generazioni diverse pronte però a condividere sempre più tempo davanti alla tv: è la fotografia scattata dall'Osservatorio dello Studio Frasi in base all'analisi dei dati Auditel dal 1 ottobre al 15 novembre a confronto con lo stesso periodo 2019. Nel complesso, si consolida la tendenza alla crescita del consumo di televisione: tra ottobre e metà novembre l'ascolto è aumentato di 855 mila spettatori nel giorno medio (da poco più di 10 milioni di un anno fa a 10 milioni 859 mila, +8.55%) e di 1 milione 616 mila spettatori in prime time (da 24 milioni 35 mila a 25 milioni 651 mila, +6.73%). E con l'ansia legata alla nuova ondata della pandemia da Covid, è salito ancora di più nell'ultima settimana (9-15 novembre): in media, in ciascun minuto dei sette giorni, si è trovato davanti al televisore acceso quasi 1 milione di persone in più (+9% rispetto alla stessa settimana dell'anno scorso).
In particolare, lo Studio Frasi ha messo a confronto le scelte dei boomers (nati tra il 1946 e il 1964) e della generazione Z (nati tra il 1995 e il 2010). Il consumo di tv dei boomers cresce nella media; un po' sotto la media, invece, quello dei giovani, che aumenta del 6,8% tra ottobre e novembre, ma nell'ultima settimana sale al +9,4% nel giorno medio e al +12,8%, nella prima serata. Segno dell'impatto delle nuove restrizioni. La prima serata resta la fascia oraria più seguita e cresce nel complesso di 2,4 milioni (+9,6%) rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel resto della giornata spuntano però le differenze: i boomers, costretti a casa dallo smart working e dalla mobilità ridotta, tengono la tv accesa soprattutto dal primo pomeriggio all'access prime time (+10.7%). I giovani nativi digitali, invece, guardano la tv soprattutto all'ora di pranzo (+14,4% tra le 12:00 e le 15:00) e la notte (+10,6% fino alle due di notte), mentre l'unica fascia oraria in cui la loro presenza diminuisce è quella del mattino (07:00-09:00).
Interessanti sono i dati sulle 'covisioni', reti e programmi che boomers e giovani guardano insieme: la media è del 21%, in crescita sul 2019. Genitori e figli, nonni e nipoti (quando vivono sotto lo stesso tetto) guardano insieme lo stesso programma nel 21% dei casi (contro il 16% del 2019). La percentuale aumenta in particolare a ora di pranzo (+22.25% dalle 12:00 alle 15:00), in prime time (+22.83%) e in seconda serata (+22.03%). "La covisione - spiega Francesco Siliato, responsabile dell'Osservatorio dello Studio Frasi - avviene soprattutto sui programmi di Rai1, rete normalmente è seguita più da genitori e nonni che da figli e nipoti. E' comprensibile che in questi tempi di incertezza e spaesamento la scelta dei più anziani possa essere accettata e condivisa dai più giovani, che in questo modo riconoscono la funzione guida dei più vecchi e di conseguenza anche il ruolo istituzionale della prima rete del servizio pubblico".
Il programma più visto tra ottobre e metà novembre dalla generazione Z è il docureality di Rai2 Il Collegio, che occupa i primi tre posti in classifica, seguito dal match di Champions Juventus-Barcellona (Canale 5). Per i boomers non c'è partita contro Doc - Nelle tue mani, che monopolizza la top ten con tutte le puntate, seguite da 14 edizioni del Tg1 e da Polonia-Italia di Nations League. In covisione, giovani e anziani hanno seguito il Tg1 della sera, Doc e Italia-Polonia: a tenere insieme nonni e nipoti sono il tg istituzionale per eccellenza, la fiction dei record di Rai1 e la Nazionale.
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