Nella notte del 14 novembre 1997 la quattordicenne canadese di origine indiana Reena Virk, che desidera solo farsi accettare da un gruppetto di adolescenti problematici a Saanich, nella Columbia britannica va a una 'festa' improvvisata, dove finisce bersaglio di un feroce pestaggio da parte di sette ragazzini tutti minorenni (sei ragazze e un ragazzo) che sfocia nel suo assassinio. Un crimine terribile sul quale si scatenarono i media, che ora viene raccontata da Under the bridge, serie in otto puntate con protagoniste Lily Gladstone, fresca di un carico di premi e la nomination all'Oscar per Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese e Riley Keough (figlia di Lisa Marie Presley, ndr) reduce dal successo di Daisy Jones & the Six, in arrivo negli Usa su Hulu il 17 aprile. "In queste storie che ripercorrono veri crimini, mi colpisce l'elemento umano, le persone al centro dei fatti, quelle che hanno sofferto di più, e che spesso vengono 'cancellate' - spiega Lily Gladstone parlando di Under the bridge nei panel di Deadline contenders, dedicati alle produzioni tv principali o più attese della stagione -. Perché i fatti vengono riletti dai media in una chiave sensazionalistica, diventano qualcosa da 'consumare'". E' un tema che anche il film di Scorsese "ha affrontato e anche qui si va a fondo su queste dinamiche". La serie, già data dai critici tra i titoli favoriti per le nomination agli Emmy, riprende, anche nel titolo il libro - inchiesta pubblicato nel 2005 da Rebecca Godfrey, L'autrice canadese, famosa anche come romanziera, è scomparsa nel 2022 a soli 54 anni per un tumore, ma ha fatto in tempo a collaborare nelle fasi iniziali del progetto con Quinn Shephard che ha curato l'adattamento per il piccolo schermo. Nella storia Riley Keough si cala nei panni proprio di Rebecca Godfrey, mentre Lily Gladstone interpreta Cam Bentland, una delle poche agenti 'non bianche' nella polizia di Saanich, legata a Rebecca da fatti del passato e portata lungo l'indagine a scoprire un segreto che la riguarda.
Gladstone è rimasta colpita da come sia Riley Keough (che è coproduttrice esecutiva) "con cui da tempo desideravo lavorare", Quinn Shephard e gli altri produttori "fossero impegnati nel voler correggere le storture con cui è stata spesso raccontata questa storia - spiega l'attrice - centrando invece la narrazione su Reena (interpretata da Vritika Gupta), la sua famiglia e tutti quegli elementi umani che hanno reso questa vicenda una tragedia dandole anche un profondo impatto sociale".
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