Camilla Mancini, figlia
dell'allenatore Roberto, è intervenuta a 'Da noi... a ruota
libera' da Francesca Fialdini su Rai1, parlando del suo percorso
di vita, segnato da una paresi facciale e da episodi di bullismo
che l'hanno portata oggi a scrivere un libro che offra sostegno
a chi affronta sfide simili.
"Non mi aspettavo tutto questo clamore", ha rivelato Camilla,
"tanta gente mi scrive, persone che sono nate con una paresi
facciale, mi dicono che si sentono meno soli. Sono figlia di un
personaggio famoso e so cosa vuol dire portare un cognome
importante. Non ne faccio una colpa, anzi, con quello voglio
veicolare il mio messaggio". Mancini ha raccontato anche dei
momenti difficili vissuti nella sua infanzia, quando ha
sperimentato le prime forme di bullismo. "Ho realizzato del mio
problema quando avevo sei o sette anni", ha spiegato. "Ero
diversa, non rispettavo certi canoni estetici e a farmelo pesare
sono stati proprio i bambini".
Camilla ha infine anche accennato al rapporto complesso con
la figura paterna, legato alle assenze del padre per motivi di
lavoro: "Nel mio libro Celeste, la protagonista, ha un padre
attore che è spesso lontano. Anche io, come lei, sentivo la
mancanza di mio padre nei momenti significativi. Ma lui mi ha
insegnato il valore del sacrificio e oggi accetto questa parte
della mia vita".
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