(di Giorgio Gosetti)
L'uragano Sanremo spaventa tutti: non
soltanto le reti nazionali che evitano ogni forma di reale
contro programmazione ma anche le sale che si ritrovano strette
tra il fiume di proposte delle piattaforme e l'evento
nazionalpopolare per eccellenza che promette nuovi record
d'ascolto. Nel dubbio la distribuzione rimanda le uscite più
attese di una settimana e sfrutta soprattutto le
proiezioni-evento nei primi tre giorni della settimana. E questo
il caso di GHOST DETAINEE - IL CASO ABU OMAR, il documentario
diretto da Flavia Triggiani e Marina Loi e dedicato al rapimento
dell'imam in piena Milano, forse deciso dalla CIA e più o meno
indirettamente avallato dal nostro governo. E' il caso di HERE I
AL, AGAIN di Polly Guentcheva, racconto dal vero di come lo
zoologo e alpinista bulgaro Boyan Petrov, sopravvissuto a tre
ricadute cancerogene e a un incidente d'auto sfidò l'Everest
scalando la prima delle sue vette e rischiando la vita quando,
indebolito, sembrò scomparire. E' infine il caso di SMOKE SAUNA
di Anna Hints che pedina un gruppo di donne estoni in grado di
rivelare se stesse nel rito esclusivo della sauna nordica. Tre
storie vere che meritano l'attenzione inedita riservata a gruppi
crescenti di spettatori per il cinema del reale. Da segnalare
anche che in alcune sale si rivede DUNE - PART 1 di Denis
Villeneuve in attesa della seconda parte in arrivo tra una
settimana. Da domani invece altre sei novità tra cui spicca il
molto applaudito film della grande regista polacca Agnieszka
Holland. - GREEN BORDER di Agnieszka Holland con Behi Djanati
Atai, Agata Kulesza, Maja Ostaszewska, Tomasz Wlosok, Piotr
Stramowski, Jasmina Polak, Magdalena Poplawska, Maciej Stuhr,
Marta Stalmierska. L'episodio, narrato con forza emotiva e
partecipazione militante, risale al 2021 quando il presidente
bielorusso Lukashenko permire una massiccia emigrazione verso la
Polonia per fare pressione sull'Unione europea e sulla Polonia.
La cui reazione si tradusse in una cortina di ferro per
respingere i profughi senza autorizzazione, determinando però
una "zona grigia" molto simile a un lager accettato da entrambe
le nazioni. Holland segue le sorti di una famiglia di rifugiati
siriani e un insegnante di lingua inglese dall'Afghanistan. Un
film che è un vero monito di civiltà, ma anche un'intensa
rappresentazione nella migliore tradizione del cinema di
denuncia. - RUNNER di Nicola Barnaba con Matilde Gioli,
Francesco Montanari, Ilenia Calabrese, Saverio Malara, Vincenzo
Scuruchi. Film ad alta velocità giocato sull'adrenalina che
coinvolge sia lo spettatore che la protagonista, Lisa, giovane
runner su un set cinematografico. Ben presto alla ragazza si
affeziona la prima attrice, Sonja, con cui intreccia una
relazione. Il caso vuole però che dall'oscuro passato di Sonja
riemerga un uomo pericoloso e che Lisa si trovi nella stanza
dell'attrice quando questa viene uccisa. Braccata come presunta
colpevole, la giovane runner dovrà correre come mai in vita sua
per salvarsi la vita e trovare le prove della sua innocenza.
Evento all'ultimo Noir in Festival. - IL COLORE VIOLA di Blitz
Bazawule con Fantasia Barrino, Halle Bailey, Taraji P. Henson,
H.E.R., Danielle Brooks, Colman Domingo, Corey Hawkins, Deon
Cole, Aunjanue Ellis, Elizabeth Marvel, Louis Gossett Jr., David
Alan Grier, Ciara, Stephen Hill. All'origine c'è il film con
musiche del 1985 di Steven Spielberg, poi diventato musical di
successo a Broadway. Bazawule, già fattosi notare per "Black is
King" si fa produrre da Spielberg questa versione (più aderente
al musical) con le avventure di Celie (l'esordiente Fantasia
Berrino), vessata dalle molestie di padre e marito, capofila di
un gruppo di donne afroamericane che nell'America del '900
troveranno alla fine la forza di ribellarsi alla brutalità dei
loro uomini e al pregiudizio razziale. - A DIRE IL VERO di
Nicole Holofcener con Julia Louis-Dreyfus, Tobias Menzies,
Michaela Watkins, Arian Moayed, Owen Teague, Jeannie Berlin,
Amber Tamblyn, David Cross, Zach Cherry, LaTanya Richardson
Jackson, Sarah Steele, Bryan Reynoso. Ficcante commedia su una
delle reticenze più frequenti nella vita di coppia. Beth e Don
sono sposati da molto, lui asseconda partecipe il successo della
moglie come scrittrice, finché un giorno le confessa che non è
convinto dall'ultimo manoscritto. Pian piano questa piccola
crepa mette in evidenza tanti segreti taciuti e tante quotidiane
omissioni. Unn buon esempio del cinema indy americano fatto di
buona scrittura e interpreti affiatati. - SANSONE E MARGOT, DUE
CUCCIOLI ALL'OPERA di Vasiliy Rovenskiy. Divertente escursione
nel cinema d'animazione russo da parte di una major della
distribuzione come Eagle. Protagonista è la fedele cagnetta di
una cantante d'opera che si lascia rubare sotto il naso una
preziosa collana della padrona. Grazie all'aiuto di un cane
bastardo senza collare e di una combriccola di suoi accoliti, i
due partono alla caccia dei ladri. Per grandi e piccini. -
CASTELROTTO di Damiano Giacomelli con Giorgio Colangeli, Denise
Tantucci, Marco Pallotta, Antonella Attili, Giorgio Montanini,
Ermanno De Biagi, Stanley Igbokwe, Walter Rizzuto, Andrea
Caimmi, Iacopo Nestori, Lucia Marinsalta, Federico Fazioli,
Giovanna Paglialunga, Giovanni Mercuri, Mirco Abbruzzetti.
Merita una segnalazione questa produzione indipendente italiana
che esce sullo scorcio del weekend e si affida al talento del
protagonista, un maestro in pensione con passato da cronista che
decide di rivelare un fatto di cronaca nera del suo paesino. Ma
fa del suo racconto un'arma micidiale per inchiodare coloro che
gli hanno distrutto la vita.
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