(di Giorgio Gosetti)
In una settimana affollata di titoli
ma relativamente povera di successi annunciati, spicca il grande
ritorno di Paolo Virzì alla satira sociale come ai tempi di
"Ferie d'agosto". In realtà la settimana si è aperta con il
film-evento del maestro Hayao Miyazaki LUPIN TERZO che ha fatto
la gioia dei suoi moltissimi affezionati. Da domani eco allora
Virzì e gli altri:
- UN ALTRO FERRAGOSTO di Paolo Virzì con Sabrina Ferilli,
Laura Morante, Silvio Orlando, Christian De Sica, Vinicio
Marchioni, Rocco Papaleo, Liliana Fiorelli, Lorenzo Balducci,
Andrea Carpenzano, Gigio Alberti, Silvio Vannucci, Paola Tiziana
Cruciani, Anna Ferraioli. La prima volta che Cecilia e Sandro
sbarcarono a Ventotene era il 1996 e lei rimase incinta di
Altiero che oggi vi fa ritorno per trascorrere l'ultima estate
col padre, gravemente malato. La meta vacanziera è la stessa
dell'influencer Sabry Mazzalupi in procinto di sposarsi sotto i
riflettori dei media. L'Italia è cambiata ma una volta ancora si
creano due fazioni contrapposte che fotografano un Paese. -
- ANCORA UN'ESTATE di Catherine Breillat con Léa Drucker,
Olivier Rabourdin, Clotilde Courau, Samuel Kircher, Serena Hu,
Angela Chen. Un racconto di micidiale crudezza sul trionfo delle
convenzioni. Anne e Pierre sono un coppia affiatata con due
figlie fino a quando il marito si porta in casa Theo, figlio di
primo letto. Il conflitto con la matrigna sembra inevitabile ma
le lunghe assenze di Pierre sospingono Anne nel letto del
ragazzo. Quando il padre scopre tutto Anne nega e dà la colpa al
suo giovane amante…
- RED di Domee Shi. La tredicenne Mei Lee è in piena crisi
ormonale e ha tutte le speranze e le paure della sua età. Non sa
però che un bel giorno si risveglia in un corpo diverso, quello
di un fulvo panda. Sua madre dovrà spiegarle che un'antica
connessione di famiglia con l'animale totemico è all'origine
della trasformazione che avviene però solo quando Mei è preda di
forti emozioni. Come gestire il tutto nella vita quotidiana di
un'adolescente? Dalla fantasia Disney una nuova eroina.
- DRIVE AWAY DOLLS di Ethan Coen con Margaret Qualley,
Geraldine Viswanathan, Pedro Pascal, Annie Gonzalez, Matt Damon,
Beanie Feldstein, Colman Domingo, Bill Camp, Joey Slotnick, Abby
Hilden. Avventura on the road per Jamie, appena uscita da una
fallita storia d'amore con la sua ex compagna e Marian, la sua
migliore amica. Le due ragazze percorrono un tratto d'America
come Thelma&Louise e con piglio farsesco si imbattono in una
scalcinata banda di malintenzionati… nello stile purissimo dei
Fratelli Cohen anche se qui Ethan viaggia da solo.
- LOS COLONOS di Felipe Gálvez Haberle con Alfredo Castro,
Mark Stanley, Benjamin Westfall, Camilo Arancibia, Sam Spruell,
Mariano Llinás, Marcelo Alonso, Luis Machín. Sontuoso affresco
storico sulla colonizzazione della Terra del Fuoco a inizio
'900. Una vicenda reale che diventa riflessione politica quando
il regista affida al cileno Segundo il ruolo di uno dei tre
mercenari che un possidente terriero assolda per scacciare la
popolazione locale dalle terre appena acquisite.
- MEMORY di Michel Franco con Jessica Chastain, Peter
Sarsgaard, Brooke Timber, Merritt Wever, Elsie Fisher, Jessica
Harper, Josh Charles, Blake Baumgartner. Lo strano incontro tra
l'assistente sociale Sylvia, la cui vita è rigidamente scandita
dal lavoro e Saul, un suo ex compagno di liceo che ora ritrova
tra il gruppo degli alcolisti anonimi a cui la donna dedica
parte del suo tempo. Grazie ai due protagonisti forse uno dei
film più attesi della settimana.
Escono anche. TOTEM-IL MIO SOLE, racconto di formazione di
Lila Avilés nel cuore di una famiglia messicana; KINA E YUK ALLA
SCOPERTA DEL MONDO, favola con protagoniste due volpi canadesi
(una bianca e una scura) alle prese con lo scioglimento dei
ghiacciai nel Grande Nord; l'italiano NEVE di Simone Riccioni,
poetico racconto di come una bambina vittima di bullismo ritrova
la fiducia nell'umanità grazie all'amicizia con un attore di
teatro; infine ORLANDO MY POLITICAL BIOGRAPHY
dell'attivista e cineasta Paul B. Preciado che indirizza
un'ideale cine-lettera a Virginia Wolf per mostrarle come il
mondo di oggi abbia imparato ad accettare gli Orlando da lei
immaginati, creature dalla sessualità fluida.
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