(di Giorgio Gosetti)
Con tre titoli già in sala e 10 nuove
proposte disponibili a partire da oggi, la settimanale abbuffata
di uscite sul grande schermo segna un nuovo capitolo di un
triste destino per autori e produttori: un paio di film si
contenderanno l'attenzione del grande pubblico, qualche altro
attirerà target specifici, la maggior parte finirà nell'oblio
dopo un solo weekend.
Da lunedì scorso sono usciti, con tenitura limitata, CARNE ET
OSSA di Roberto Zazzara (documentario su una corsa rituale a
piedi scalzi nella Sicilia profonda), IL GIARDINO DELLE VERGINI
SUICIDE (versione rimasterizzata del film di Sofia Coppola che
la rivelò nel 1999) e ROOM 999di Lubna Playoust che riprende una
antica provocazione di Wim Wenders (era il lontano 1982)
interpellando il regista tedesco e una nuova generazione di
autori che oggi vivono la tempesta perfetta dei cambiamenti
epocali dell'immagine in movimento.
In sala tra oggi e domani:
- IL REGNO DEL PIANETA DELLE SCIMMIE di Wes Ball con Owen
Teague, Freya Allan, Peter Macon, Kevin Durand, Dichen Lachman,
William H. Macy, Neil Sandilands, Eka Darville, Lydia Peckham,
Sara Wiseman, Travis Jeffery. Dopo più di 50 anni dalla prima
apparizione della scimmia senziente Cesare, il nuovo capitolo
del celebre franchise avviato nel 1968 da Franklin Shaffner va
ancora più avanti, ben oltre la morte di Cesare, in un tempo in
cui le scimmie dominano la terra e gli umani vivono nascosti. Il
nuovo tiranno sta costruendo il suo impero, ma una giovane
scimmia ribelle riscopre il passato della sua specie e si
confronta con gli uomini. 125 minuti di effetti speciali in
attesa di un sequel già annunciato.
- IL MIO POSTO E' QUI di Cristiano Bortone e Daniela Porto
con Marco Leonardi e Ludovica Martino. Il film italiano più
interessante del momento, già vincitore al concorso dell'ultimo
Bif&st di Bari (migliore regia e migliore attrice protagonista)
registra il ritorno in patria di Cristiano Bortone ("Rosso come
il cielo", "Caffè") con un'ambiziosa sfida: tradurre in immagini
la Calabria del dopoguerra, tra pregiudizi e desiderio di
libertà) partendo dal bel romanzo di Daniela Porto che debutta
così nella regia a due voci. È la storia di Marta, ragazza madre
che si vorrebbe ribellare al destino di andare in sposa a un
uomo che non ama per salvare l'onore della famiglia e di
Lorenzo, segretamente gay in un mondo che non concepisce questa
libertà dei sentimenti e si guadagna da vivere organizzando
matrimoni combinati. La loro amicizia, che diverrà un solido
legame contro una società patriarcale e retriva viene mostrata
attraverso il continuo confronto con una matura bella e
matrigna, simile all'aspra voglia di vivere i propri desideri
dei protagonisti. Nonostante l'accurata ricostruzione storica è
un film che fa pensare all'oggi, perché parla del patriarcato,
dei diritti delle donne e delle loro battaglie. Da vedere.
- LE RAVISSEMENT di Iris Kaltenbäck con Hafsia Herzi, Alexis
Manenti, Nina Meurisse, Younes Boucif, Radmila Karabatic, Dusko
Badnjar, Ana Blagojevic, Grégoire Didelot, Mathieu Perotto,
Brigitte Froment. Opera prima di una giovane regista segnalata
dalla Semaine de la Critique di Cannes, premiata al festival di
Torino, "adottata" da Alice nella città, è un'altra storia di
donne fiere che cercano il proprio spazio nel mondo. Lydia,
ostetrica per vocazione, distrutta dalla fine di una relazione
sentimentale, incapace di dire la verità a chi la circonda,
dovrà attraversare un duro purgatorio interiore per riprendete
in mano la propria vita.
- IL GUSTO DELLE COSE di Tran Anh Hung con Juliette Binoche,
Benoît Magimel, Pierre Gagnaire, Emmanuel Salinger, Patrick
d'Assumçao, Galatea Bellugi, Jan Hammenecker, Frédéric Fisbach,
Jean Marc Roulot, Laurent Claret, Bonnie Chagneau-Ravoire.
Proposto in concorso all'ultimo festival di Cannes, candidato
francese all'Oscar, appassionante per la sua carismatica
protagonista, è la storia di Eugénie che si è sempre rifiutata
di sposare il grande chef Dodin Bouffant pur essendo innamorata
di lui e all'origine del successo culinario del suo partner. Per
questo Dodin, all'ennesimo rifiuto, farà l'inimmaginabile:
cucinerà solo per lei.
- LA PROFEZIA DEL MALE di Spenser Cohen e Anna Halberg con
Avantika, Jacob Batalon, Olwen Fouéré, Harriet Slater, Humberly
González, Wolfgang Novogratz, Adain Bradley. Horror destinato al
successo tra i teen agers con un gruppo di amici che decide di
scherzare col fuoco giocando a carte con un mazzo di tarocchi
maledetti. Non sanno che rischiano di essere tutti condannati a
morte.
- MOTHER'S INSTINCT di Benoît Delhomme con Anne Hathaway,
Jessica Chastain, Josh Charles, Anders Danielsen Lie, Caroline
Lagerfelt, Scott Robertson, Lauren Yaffe. Remake in salsa
hollywoodiana e con evidenti ascendenze hitchcockiane per una
storia di amicizia tossica tra due donne (Alice e Celine) divise
da un odio paranoico quando muore il figlio di Celine muore in
un incidente e Alice ne fa responsabile l'altra madre.
L'originale era "Doppio sospetto" del belga Olivier
Masset-Depasse
Escono anche: FANTASTIC MACHINE, il bel documentario di Axel
Danielson e Maximilien Van Aertryck sulla storia della
fotografia dalle origini all'ossessione riproduttiva dell'era
digitale; ACCATTAROMA, viaggio pasoliniano di Daniele Costantini
nelle superstiti periferie romane sulle tracce degli incontri
del borgataro Vittorio; IL SEGRETO DI LIBERATO diretto da
Francesco Lettieri e Giorgio Testi che usando musiche,
animazione, inchiesta e immaginazione svela alcuni segreti del
misterioso musicista napoletano Liberato, capace di
rappresentarsi solo con una rosa (non ci sono immagini del suo
volto) ma anche di radunare masse di fan per i suoi rarissimi
concerti in pubblico a Napoli, quando appare incappucciato e
solitario sul palco. Infine TROPPO AZZURRO di e con Filippo
Barbagallo alle prese con l'estate indimenticabile di Dario,
ventenne romano insicuro e fragile, strattonato dagli amici,
invaghito di due ragazze che non lo degnano di uno sguardo,
vittima di genitori più infantili dei suoi coetanei.
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