GIANLUCA GIANSANTE, 'LA COMUNICAZIONE POLITICA ONLINE'. (CAROCCI, PP. 235, 16 EURO). Come usare la Rete per creare un rapporto di fiducia con i cittadini e ampliare il proprio pubblico di sostenitori? Come trasformare la partecipazione online in partecipazione attiva fuori dalla Rete? A queste domande risponde "La comunicazione politica online" di Gianluca Giansante, un testo che per la prima volta unisce l'approccio scientifico all'esperienza sul campo nella gestione di una campagna elettorale.
Il volume affronta temi e problemi che si pongono ogni volta che inizia una campagna elettorale: come usare la rete per diffondere il proprio messaggio politico, come raggiungere i potenziali elettori e i volontari della campagna, come difendersi legalmente nel caso siano pubblicate informazioni negative, come gestire una crisi di comunicazione online e, al contrario, come far emergere i punti deboli dell'avversario.
L'autore risponde a queste e altre domande, anche facendo riferimento a casi di successo o di insuccesso reali con esempi e schede di approfondimento sul modo in cui i politici italiani usano Twitter, sulla strategia di comunicazione sul web del MoVimento 5 stelle, sulla differenza fra le strategia di comunicazione dei diversi candidati alla Casa Bianca, da Howard Dean a Obama, Romney e Hillary Clinton. Il tema viene affrontato sia dal punto di vista strategico, delineando le differenze fra la comunicazione sul web e quella tradizionale, sia da un punto di vista pratico, descrivendo come usare nel modo migliore Facebook, Twitter, come progettare il sito, come valorizzare nel modo migliore l'email, come farsi trovare dai motori di ricerca e come scrivere nel modo più efficace per la lettura in rete.
Il volume nasce per rispondere a una esigenza dei politici sul web; come Giansante, "tutti i politici e le organizzazioni politiche hanno un profilo sul web: la quasi totalità è presente su Facebook, molti hanno un sito, una buona parte ha un canale YouTube o un account Twitter. Ma essere in Rete - spiega Giansante - non vuol dire saperla usare con efficacia. Quasi tutte le ricerche in questo ambito dimostrano che il potenziale della comunicazione online viene sfruttato molto poco dai politici, non solo in Italia ma anche in altri paesi; in molti casi mettono in atto comportamenti che sono addirittura controproducenti". La maggior parte dei politici, infatti, usa il web come se fosse in televisione: parla, racconta la propria opinione, ma non ascolta e non interagisce con gli altri. E, se lo fa, non riesce a essere convincente: litiga, s'infuria, polemizza e a volte arriva addirittura a insultare i cittadini.
Insomma, nonostante la grande diffusione del web, manca una solida cultura su come utilizzare la rete per creare e consolidare consenso politico. 'La comunicazione politica online' risponde a questa carenza e lo fa ribaltando una serie di luoghi comuni sul web e mostrando che la rete non rende le campagne più automatizzate e distanti ma fornisce gli strumenti per farle diventare più vicine e più umane, per rimettere le persone e i rapporti diretti al centro del processo politico. Il testo è uno strumento utile per chi lavora nella comunicazione, non solo in ambito politico, ma anche istituzionale, sociale e aziendale: la politica si rivela infatti una lente di ingrandimento che mette a fuoco meccanismi, strumenti e tecniche utili in tutti i contesti di comunicazione persuasiva.
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