(ANSA) - ROMA, 15 SET - JD MORVAN-JUNG GI KIM, MCCURRY, NY 11 SETTEMBRE 2001 (Mondadori Comics, 138 PP, 12,99 euro)
La ferita è ancora aperta, per gli Stati Uniti come per il resto del mondo. Anche a 15 anni di distanza. Quell'11 settembre è scolpito nelle menti, insieme a quelle immagini che nessuna avrebbe mai immaginato di vedere, quei grattacieli che venivano giù come burro fuso, con il loro carico di polvere, di orrore, di morte.
In occasione del quindicesimo anniversario della tragedia, Mondadori Comics ha pubblicato "McCurry, Ny 11 settembre 2001", un volume inedito che racconta quel giorno sotto forma di fumetto, con tavole di Jean David Morvani e di Jung Gi Kim, mescolandole a 76 foto di Steve McCurry, otto delle quali inedite, fornite direttamente dall'archivio Magnum.
Centotrentasei pagine che ripercorrono quei momenti, attraverso la testimonianza di McCurry, che ha vissuto in prima persona l'11 settembre. Un racconto che spazia, si amplia e sconfina verso i momenti più forti e intensi della vita professionale del fotografo, evocando i viaggi ai confini del mondo attraverso le immagini iconografiche che ne ha tratto e che fanno capolino e scandiscono così il racconto in una sorta di flashback cinematografico. Con un unico filo conduttore: la tragedia che può passarti accanto in qualunque momento. E McCurry, la morte, l'ha sfiorata quell'11 settembre (è stata la scelta di non recarsi immediatamente sotto le torri in fiamme, ma di iniziare a fotografare dalla terrazza della sua casa a salvarlo), ma anche in Slovenia, in Afghanistan, in India. Il destino ha voluto che fosse presente anche allo Stade de France il giorno degli attentati di Parigi a novembre 2015. Intrecciando stagioni e luoghi percorsi dal reporter, alternando fotografie a vignette illustrate, Jean-David Morvan e Jung Gi Kim propongono al lettore una sorta di docu-fiction, la testimonianza di un uomo che ha osservato il mondo e i suoi abitanti passare dal secolo scorso a quello odierno. "E' stato un evento epocale nella storia mondiale - ha spiegato McCurry -. La visione del mondo è cambiata: c'è ormai un prima e un dopo l'11 settembre. Non saremo mai più gli stessi, non potevamo immaginare tutto quello che sarebbe successo dopo".
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