ELYSA FAZZINO, LE TRE AMICHE (Il seme bianco, pp.192, 17.90 euro). E' una storia che corre sul filo dei ricordi quella al centro de Le tre amiche, romanzo d'esordio della giornalista Elysa Fazzino. Edito da Il seme bianco, il libro trasporta il lettore nelle atmosfere caratteristiche degli Stati Uniti del Sud, piene di fascino e contraddizioni, lasciando emergere, in una storia dai sentimenti forti, anche le questione razziale che ha inquinato quelle terre. La trama ci porta a Charleston, in South Carolina, nel 2008, mentre Barack Obama è in corsa verso la Casa Bianca: Rose, governante di colore, incontra dopo tanto tempo l'uomo che ha sempre amato, Ruggero Albani, ufficiale di marina italiano passato alla Navy, nonché proprietario della grande villa in stile coloniale dove lei ha lavorato per 40 anni. Nella casa Rose si è presa cura di tre amiche, Sophie, Flora e Anne, donne complesse con cui Ruggero, con modalità diverse, ha avuto una relazione affettiva. Nessuno di loro è stato felice nella vita, così come non lo è stata Rose, ancora legata al suo ruolo di subalterna rispetto ai bianchi che le hanno dato un lavoro. La morte delle tre donne offre a Rose e a Ruggero l'occasione di ricordare un passato pesante, occupato prepotentemente da un evento atroce: lo stupro nel 1968 di Sophie, crimine per il quale venne accusato Adam, all'epoca fidanzato, anche lui di colore, di Rose. Adam, innocente e condannato in assenza di prove solo perché nero, venne condannato all'ergastolo e morì suicida. Ed è proprio da questo passato ingombrante che emerge il flusso di memoria di Rose, a cui Ruggero si aggrappa per cercare di fare pace con i propri demoni e provare a rimettere a posto le cose, nonostante il tempo trascorso. In una trama che coinvolge il lettore fin dalla prima pagina, l'autrice delinea con attenzione i caratteri, avendo cura di dare corpo alla storia con riferimenti a tematiche importanti, ferite ancora aperte nella storia americana: il razzismo, con il privilegio di essere bianchi contrapposto alla sfortuna di essere neri, la guerra in Vietnam, la violenza sulle donne, la giustizia che non è uguale per tutti. A farla da padrone nel romanzo sono però i sentimenti, l'amore prima di tutto, con le tante forme che può prendere, ma anche l'amicizia e il risentimento, la paura e l'orgoglio, che Fazzino analizza fin nel profondo e racconta con un linguaggio semplice ed efficace.
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