di Mauretta Capuano
A CURA DI FABIO GENOVESI, I RACCONTI
DELLE TENEBRE (EINAUDI, PP 346, EURO 20). Un viaggio dentro al
mistero, nel mondo della notte, popolato da spettri, vampiri,
licantropi, da "tutti quegli spiriti che nelle leggende di paese
si chiamavano 'spaventi'". Fabio Genovesi ci accompagna in
questa avventura con 'I racconti delle tenebre' che arrivano in
libreria proprio nei giorni di Halloween. Raccolti in un libro
che accanto a maestri del genere come Poe, Stoker e Lovercraft
propone anche e per la prima volta ai lettori italiani la
scrittrice americana Gwendolyn Ranger Wormser, autrice de 'Lo
spaventapasseri', che è lei stessa un profondo mistero. "A
cercare sulla rete sembra non sia mai esistita" spiega il
curatore e sottolinea come anche negli Stati Uniti la raccolta
'The Scarecrow and Other Stories' del 1918, che include 'Lo
spaventapasseri', si possa trovare solo in edizioni di fortuna
oppure, com'è successo a noi, nel volumetto originale perso in
un monte di libri muffosi su una bancarella".
Sono 17 storie di paura e puro terrore quelle raccolta da
Genovesi che a leggerle oggi , "sembrano cartoline da un altro
pianeta" spiega il curatoredel libro, vincitore del Premio
Strega Giovani nel 2015 con 'Chi manda le onde' e del
Viareggio-Répaci nel 2018 con 'Il mare dove non si tocca'.
Tra classici e figure di culto meno praticate dai non
specialisti ci imbattiamo così nel 'Satana in treno' di Ardengo
Soffici.nel fantasma di Madam Crowl di Joseph Sheridan Le Fanu e
finiamo 'Nella cripta' di Howard Phillips Lovecraft. La raccolta
esplora una "gamma di registri, ambientazioni e immaginari" ma
tutte le storie sono gemme di grande valore letterario.
In questo mondo nero, dove la luce artificiale non è gradita,
dove il sole rimane nascosto, si capisce quanto si sia perduto
con l'alterazione del ritmo naturale della natura e delle
stagioni. Dove sono le "notti buie e senza stelle" che racconta
William Hope Hodgson?
Oltre a 'I racconti delle tenebre' a catturare l'attenzione
in questo libro sono le pagine dedicate agli autori delle storie
dei quali Genovesi ci regala dei ritratti speciali accomunati
dal fatto che siamo sempre di fronte persone fuori dal comune.
La vita di Patrick Lafcadio Hearn viene paragaonata a
"un'astronave. Sempre in volo da un pianeta all'altro, a ogni
atterraggio solo un attimo per esplorare luoghi alieni, dov'è
impossibile stabilirsi, poi via verso nuovi mondi" scrive
Genovesi dello scrittore nato in Grecia da una madre locale e un
padre irlandese che dopo varie peripezie in giro per il mondo è
approdato in Giappone e ha sposato una ragazza di una famiglia
di samurai, di cui viene proposto il racconto 'Mujina' .
Nelle pagine dedicate a Lovecraft Genovesi riflette invece
sul fatto che "forse per la curiosità impetuosa che li muoveva
nella scrittura e nella vita, molti autori di orrore e
fantascienza sono stati anche grandi viaggiatori e
avventurieri". Eppure "uno dei più subblimi", quello che ci
porta più lontano, Lovecraft appunto, "raramente si allontanava
dalla sua cittadina nel new England, Providence".
Benchè la luce, dei lampadari, delle insegne dei negozi,
delle auto ci "abbagli tanto da nascondere il loro universo
magico e arcano" le creature delle tenebre "continuano a
danzarci intorno, invisibili" e Genovesi ci porta proprio lì,
dove da soli, magari, non saremo mai andati.
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