L'economia americana si contrae: il pil nel primo trimestre cala dell'1%. Lo afferma Dipartimento del Commercio rivedendo al ribasso la prima stima, che indicava un aumento solo dello 0,1%. Il quarto trimestre si e' chiuso con un pil in crescita del 2,6%.
Il dato sul pil americano nel primo trimestre e' peggiore delle attese degli analisti, che scommettevano su una contrazione dello 0,5%. Per l'economia americana si tratta della prima contrazione dal primo trimestre del 2011.
I consumi sono saliti del 3,1%, piu' del 3% inizialmente stimato. L'aumento riflette le spese nei servizi, soprattutto in termini di riscaldamento: l'inverno rigido ha infatti spinto gli americani ad aggiustare i termometri e alzare la temperatura in casa. Al netto delle spese per i servizi, la domanda per beni si e' raffreddata rispetto alla fine del 2013: le spese per i servizi sono salite del 4,3% mentre quelle per i beni fisici dello 0,7%. Le esportazioni americane sono calate del 6%, meno di quanto inizialmente previsto. Le importazioni sono salite dello 0,7% contro una previsione iniziale di calo dell'1,4%. La contrazione dei primi tre mesi non dovrebbe tradursi in un prolungato rallentamento o a una nuova recessione. Molti economisti prevedono che l'economia americana si riprenderà nel secondo trimestre, anche se non e' chiaro se la ripresa sarà sostenuta. Gli economisti per aprile-giugno stimano un pil in crescita del 3,5%. L'economia e' cresciuta dell'1,9% nel 2013 dopo il +2,8% dell'anno precedente.
Analisti,inverno rigido pesa su pil, no recessione - La contrazione del pil americano nel primo trimestre 2014 e' la seconda da quanto l'economia e' emersa dalla Grande Recessione nel 2009. Ma non significa - secondo gli analisti - che ci sara' una nuova recessione. In ogni caso le contrazioni del pil sono rare al di fuori di periodi di recessione: negli Stati Uniti e' capitato solo una manciata di volte dal 1947. Il calo del primo trimestre e' legato all'inverno rigido, affermano gli analisti.
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