"I target del 2014 sono confermati". Lo ha detto l'ad della Fiat, Sergio Marchionne parlando con i giornalisti a margine del Consiglio per le relazioni tra Italia e Stati Uniti in corso a Venezia. Il gruppo prevede ricavi pari a circa 93 miliardi di euro e un utile netto tra 0,6 e 0,8 miliardi.
"Fiat non c'entra niente, non è un problema per noi. Il problema è tra il governo lussemburghese e la Comunità Europea". Così l'ad Sergio Marchionne ha risposto ai giornalisti sull'inchiesta aperta a Bruxelles sulla finanziaria Fiat Finance and Trade, per trattamenti fiscali di favore in Lussemburgo. "Anche se dovessero ricostruire un mondo che non è vero - ha detto - la Fiat ha perdite pregresse, non ha spostato profitti da una parte all'altra. Non siamo Apple e nemmeno Starbucks. Magari. Per cassa stanno molto meglio di noi".
"Gli ordini di Maserati sono in linea con le aspettative. Il target di produzione al 2018 è di 75.000 unità", ha poi sottolineato. Alla domanda se quest'anno gli ordini saranno 40.000 ha risposto "può darsi". Quanto alla possibilità che Maserati guadagni nel 2014 più di quanto perda Fiat Automobiles in Europa, "magari", ha detto Marchionne.
"Ci faccia lavorare. Le date le abbiamo rese note, abbiamo già detto quando faremo il suv". Così l'ad di Fiat Chrysler Sergio Marchionne sui tempi dell'investimento a Mirafiori.
Per quanto riguarda gli investimenti previsti per Alfa Romeo Marchionne ha detto: "Mi è appena arrivata la richiesta di finanziamenti per il mese di giugno, è un numero che non è piacevole. Finora abbiamo detto sì a tutto, poi vedremo". Quanto al nuovo modello ha confermato che lo presenterà nel terzo trimestre 2015.
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