Il commissario alla Spending review Carlo Cottarelli annuncia di essere al termine del proprio lavoro ("proseguirò fino a ottobre"), e si dice 'fiducioso che avremo successo' ricordando che 'tagli alla spesa pubblica già ne sono stati fatti negli scorsi anni'. "La mia proposta per ridurre la tasse sul lavoro è partita dal'obiettivo di tagliare 30-35 miliardi in tre anni", spiega.
Dal taglio delle società partecipate "si può arrivare a risparmiare 2-3 miliardi in 3-4 anni, non è molto ma è qualcosa", ha aggiunto, anticipando che l'obiettivo è di tagliare in 3 anni le partecipate e portarle a 1.000 dalle 8.000 risultanti dalle banche dati del Tesoro. "In realtà - ha detto - non si sa quante siano le partecipate. Sarebbero poco più di 10.000, alcune prive di dipendenti hanno solo cda. Bisogna togliere queste rendite".
"Io credo che ci siano margini di flessibilità" nel patto di stabilità europeo, "margini che vanno sfruttati", ha precisato. "C'è un corposo documento sul patto di stabilità: io l'ho letto e credo che ci siano margini di flessibilità".
"Il taglio del 3% previsto per i ministeri non è un taglio lineare e non credo nemmeno che alla fine si arriverà a un taglio del 3% per tutti i ministeri". "Non è che i ministeri debbono tagliare al 3% ogni voce di spesa" ha aggiunto. "I ministeri devono presentare loro idee che verranno confrontate con il lavoro di revisione di spesa già fatto" ha detto Cottarelli.
"La riforma della Pa è volta a responsabilizzare e incentivare i dipendenti pubblici. La riforma funziona se ci sono dirigenti motivati e che siano determinati a raggiungere certi obiettivi". "Questa riforma della Pa - ha aggiunto - è essenziale per il buon funzionamento delle amministrazioni in generale e in particolare per il controllo della spesa".
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