La manovra 2015 è suddivisa in 47 articoli per un totale di 123 pagine. Secondo una bozza visionata dall'ANSA, nel capitolo "misure per la crescita" sono comprese: la buona scuola, il bonus da 80 euro, l'Irap, il Tfr, il credito d'imposta per la ricerca, l'ecobonus, le partite Iva (de minimis), l'efficientamento della giustizia.
Ecco alcune misure contenute nella bozza visionata dall'ANSA:
In arrivo altri fondi per finanziare la social card. La misura, di genesi 'tremontiana' (il primo a introdurla fu l'ex ministro dell'Economia, Giulio Tremonti) viene rifinanziata con 250 milioni a partire dall'anno prossimo.
Clausola 'taglia-sanità' se le Regioni non troveranno un accordo per ripartire i 4 miliardi di spending review a loro carico. Nella bozza si precisa che senza intesa, interverrà il governo "considerando anche le risorse destinate al finanziamento corrente del Servizio sanitario nazionale".
Passa dall'11 al 20% la tassazione sui rendimenti dei fondi pensione "dal periodo d'imposta 2015". Sui redditi derivanti dalle rivalutazioni dei fondi per il trattamento di fine rapporto la tassazione passa dall'11 al 17%.
Il meccanismo di reverse charge per il pagamento dell'Iva è allargato per 4 anni ai settori delle pulizie, dell'edilizia (demolizioni e installazioni di impianti), il trasferimento di quote di emissioni di gas serra, il gas e l'energia elettrica. Coinvolta anche la P.a. se arriverà l'ok Ue.
L'agenzia nazionale giovani viene soppressa. "Le funzioni attribuite all'Ang, e le inerenti risorse di personale, finanziarie e strumentali" sono trasferite al ministero del Lavoro.
Cento milioni, dal 2015, all'Agenzia delle Entrate. Le risorse vengono assegnate come "contributo integrativo alle spese di finanziamento".
Le risorse che arriveranno dalle cessioni e dalle valorizzazioni nell'ambito del processo di riassetto industriale di Fs andranno ad incrementare "gli investimenti sulla rete ferroviaria nazionale di Rfi".
Niente più incentivi nel 2015 per l'acquisto di auto a basse emissioni con la rottamazione di veicoli usati. Lo prevede la bozza della legge di stabilità che annulla gli stanziamenti da 45 milioni per il prossimo anno costituiti in un apposito fondo presso il Mise.
La norma che consente di mettere il busta paga il Tfr che si matura nel corso dell'anno scatterà per le retribuzioni dal primo marzo 2015 al 30 giugno 2018. Esclusi dalla possibilità i lavoratori pubblici, i lavoratori domestici e quelli del settore agricolo. Bisogna lavorare da almeno 6 mesi.
Arrivano 50 milioni per il contrasto della ludopatia, la ''malattia'' di chi partecipa in modo compulsivo ai giochi con premi in denaro dilapidando il proprio patrimonio. E' quanto prevede un articolo specifico della bozza della Legge di Stabilità che indica l'utilizzo delle risorse all'interno di quelle destinate al finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale.
Arriva il "fondo famiglia" che, istituito presso il Tesoro, avrà una dotazione di 500 milioni di euro all'anno a decorrere dal 2015 da destinare al finanziamento di interventi a favore delle famiglie, anche attraverso misure di carattere fiscale.
C'è la conferma dell'ecobonus e del bonus ristrutturazioni. Il primo è al 65%, valido anche per i condomini, il secondo al 50%. Entrambi sono rinnovati fino a dicembre 2015.
Duecento milioni di euro dal 2015 per le scuole non statali.
Un miliardo nel 2015 al Fondo Buona scuola con obiettivo "prioritario" la realizzazione di "un piano straordinario di assunzioni docenti" e al potenziamento dell'alternanza scuola-lavoro. Il fondo dal 2016 viene incrementato a 3 miliardi di euro all'anno.
Nessuna riduzione fiscale per il Tfr che verrà liquidato in busta paga. Il ''tfr in busta paga'' (art.6 della bozza) potrà essere liquidato mensilmente dal primo gennaio e la richiesta, se fatta, sarà irrevocabile fino al 2018. L'importo sarà assoggettato a tassazione ordinaria.
Magistrati, avvocati e procuratori dello Stato, personale militare e delle Forze di polizia e diplomatici sono esclusi dal blocco degli scatti contrattuali previsto nella legge di stabilità.
"Nell'ambito del piano di razionalizzazione e di riassetto industriale del gruppo", la Rai "può cedere sul mercato attività immobiliari e quote di società partecipate".
Arriva il Fondo per la Giustizia, che ottiene una dotazione di 50 milioni di euro nel 2015. Le risorse vengono incrementante a 90 milioni nel 2016 e raggiungono quota 120 milioni nel 2017. Tra gli obiettivi il "recupero dell'efficienza del sistema giudiziario" e il "completamento del processo telematico".
Gli enti locali entro il 31 marzo 2015 devono mettere a punto un "piano operativo" per il taglio delle partecipate attraverso cessioni, accorpamenti e contenimento dei costi anche con il taglio degli stipendi dei dirigenti. Le risorse ottenute sono svincolate dal patto di stabilità interno.
Il taglio dei contributi per i neoassunti a tempo indeterminato avrà un limite massimo annuo di 6.200 euro. L'azzeramento dei contributi - si può calcolare - arriverebbe quindi fino a circa 19.000 euro di salario. Niente taglio contributo per i lavoratori a tempo indeterminato nei 6 mesi precedenti.
Il blocco del contratto degli statali viene prorogato per un altro anno, fino al 31 dicembre 2015. Rinviato di un anno, fino al 2018, anche il pagamento dell' indennità di vacanza contrattuale e il blocco degli automatismi stipendiali per il personale non contrattualizzato.
Il prossimo anno ci sarà l'aumento di 2 miliardi del Fondo sanitario nazionale, che passa a circa 112 miliardi nel 2015 (115,4 nel 2016) così come sottoscritto da Regioni e governo nel Patto per la Salute, "salvo eventuali rideterminazioni" in attuazione del dl Irpef.
Dieci milioni di euro, dal 2016, a Radio Radicale.
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